Pesaro

Pesaro, il post dell’ex consigliere di Centrodestra: «Scaricabarile, i partiti sono responsabili»

L'analisi di Davide Ippaso: «Non esiste l'opposizione, il candidato andava costruito un anno prima delle elezioni»

Davide Ippaso, responsabile sindacale Confesercenti

PESARO – Post voto, volano gli stracci nel centrodestra. A scatenarli un post su Facebook

L’ex consigliere di Centrodestra Davide Ippaso commenta una intervista rilasciata da Nicola Baiocchi di Fdi. «Basta con queste scuse». Il riferimento è al fatto che la coalizione ha intercettato lo scontento e i malumori verso il centrosinistra, intenzioni che non si sono trasformate in voti.

«Questo è il cosiddetto “scaricabarile” – sottolinea Ippaso – Volevate veramente vincere le elezioni? Bene, allora non avreste dovuto prendere un bravo uomo sconosciuto alla città della cosiddetta società civile negli ultimi mesi, ma se volevate quell’uomo lo avreste dovuto costruire e supportare almeno un anno prima delle elezioni. Sennò sono solo scuse. Un vecchio politico pesarese anni fa mi disse “si guadagna di più facendo questo tipo di opposizione”. Qui a Pesaro non esiste una vera opposizione, non è mai esistita anche forse perché non l’hanno permessa, ma è solo colpa del potere forte che la governa? Marco Lanzi ha fatto il massimo, i ragazzi che lo hanno supportato meritano un applauso ma i partiti del centrodestra e i loro responsabili no».

Nel dibattito si è inserita Pia Perricci, candidata sindaco della lista civica Vieni Oltre. «La destra sino ad oggi è stata inesistente! Non c’è stata mai una vera opposizione. Per non parlare della scelta di Marco Lanzi quale leader della destra: non è stato votato da tantissime persone di destra perché, chi si informa un po’ sa benissimo che lui in realtà è un uomo di sinistra alla dirigenza di un sindacato di sinistra. Ecco l’ennesima dimostrazione dell’assenza della destra».

Commento che scatena la risposta del consigliere Giovanni Dallasta: «Penso che ha toccato con mano quanto è difficile prendere voti a Pesaro, se noi siamo inesistenti voi cosa siete».

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