PESARO – Lo spaccio per aver perso il lavoro. Arriva in tribunale con le sneaker firmate e al momento dell’arresto aveva l’IPhone.
In tribunale la direttissima dopo l’arresto di un pusher del Mali.
Venerdì sera Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale hanno controllato la zona della stazione del treno, il parco davanti alla stazione delle corriere e Largo Micchichè, al centro delle cronache degli ultimi giorni per gli scontri tra bande di ragazzini e vandalismi.
L’intervento, chiamato Operazione Alto Impatto, è uno strumento per il contrasto alla criminalità con particolare riguardo ai reati legati agli stupefacenti, furti e immigrazione clandestina. Azioni che coinvolgono tutte le forze dell’ordine, compresa la Polizia Locale, per contrastare la criminalità e prevenire reati.
Nel parco della resistenza, davanti alla stazione delle corriere, il 27enne del Mali era con altri connazionali. Al passaggio di un’auto della polizia si è agitato e ha cercato di allontanarsi. Ma sul posto c’erano agenti in borghese della squadra mobile di Pesaro. E’ stato fermato e controllato. Nel giubbotto aveva 37 grammi di hashish già diviso in dosi. Poi negli slip aveva un altro sacchettino con altri 50 grammi circa. In totale una novantina di grammi di stupefacente. Con sé aveva anche 570 euro, considerato provento dell’attività di pusher. Così è stato arrestato e ieri mattina è comparso davanti al giudice. Il giovane, ben vestito e curato, ma senza fissa dimora, è arrivato in Italia con un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ora in fase di rinnovo. Ha spiegato di aver perso il lavoro e di aver spacciato per necessità.
Ha patteggiato 6 mesi con pena sospesa. Il giovane era incensurato, è tornato in libertà.