PESARO – Tre milioni di abitanti, città green (il 60% della sua estensione è foresta), meta preferita dei vip cinesi per le loro vacanze. Mare, spiagge ed una affascinante storia millenaria.
La città di Qinhuangdao, situata nella provincia di Hebei anche quest’anno ha registrato numeri di visitatori da record.
Ed è con i rappresentanti della città cinese, della provincia e della Camera di Commercio in Cina, che si sono incontrati gli amministratori della città di Pesaro, futura Capitale italiana della cultura 2024 e gemellata proprio con Qinhuangdao dal 1985.
Un incontro propiziato e organizzato da Cna Marche e Cna Toscana che si è tenuto nella Sala Rossa della città di Rossini ed al quale hanno partecipato il vicesindaco e assessore alla bellezza del Comune di Pesaro Daniele Vimini, il presidente del Consiglio provinciale, Marco Perugini e gli assessori Camilla Murgia e Mario Rosa Conti. Erano presenti il presidente CNA di Pesaro e Urbino, Michele Matteucci, il responsabile sindacale Antonio Bianchini e per CNA Toscana, Michele Taccetti che rappresentava anche la società China 2000. La delegazione cinese era guidata invece da Mr Yan Wuyi.
Nel corso dell’incontro si sono verificate condizioni e le tante opportunità per intensificare rapporti commerciali e culturali tra Pesaro e Qinhuangdao. Due città gemellate da più di 40 anni ma che, a parte una parentesi nel 2005 (che ha portato a stringere l’acquisizione della pesarese Benelli moto da parte della Qianjiang Motor, società controllata dal Geely Holding Group), non ha mai portato veri e propri scambi commerciali e culturali. Ora invece è intenzione delle parti sviluppare un rapporto più intenso e proficuo.
La volontà è quella di creare un dialogo costante e costruttivo sia a livello culturale che commerciale con l’obiettivo dichiarato di aprire nella città cinese un’area italiana per facilitare l’insediamento e lo sviluppo del mercato cinese per le aziende marchigiane. Tutto questo anche in vista dell’importante appuntamento del 2024 che vedrà Pesaro, Capitale italiana della cultura.
Un incontro che si inserisce nel pieno del dibattito sulla “Via della seta”e dei nuovi scenari internazionali che si stanno delineando anche dopo il summit dei paesi del cosiddetto Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). Un’operazione che nelle intenzioni dovrebbe portare più Italia in Cina piuttosto che il contrario.
E in qualche modo prende forma un’operazione già avviata da qualche mese che vede protagonista Comune di Pesaro, CNA di Pesaro e Urbino e CNA di Firenze.
«L’obiettivo – secondo quanto sostiene la CNA – è quello di creare veri e propri scambi commerciali per tutto il mondo del Made in Italy ed anche quello di esportare in Cina cultura (proprio in questi giorni un’orchestra pesarese sarà in Cina per un tour con musiche di Rossini)».
Un momento importante per «rinnovare i ponti già costruiti con la Cina, tra i Paesi su cui abbiamo incentrato la strategia internazionale di Pesaro 2024 – ha detto Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza -, attraverso la promozione del territorio e dei suoi plus, musica e cultura su tutto. Due dei nostri elementi identitari capaci di attrarre il pubblico cinese e di presentarci a un mercato per cui la creatività italiana è da sempre fonte di attrazione. Lo facciamo oggi rinsaldando il gemellaggio tra Pesaro e Qinhuangdao, città strette da una visione di sviluppo che guarda alla sostenibilità, alla cultura, e all’economia». Pesaro lo farà anche attraverso la lettera d’intenti sottoscritta dal vicensindaco che verrà consegnata al primo cittadino di Qinhuangdao, Zhang Ruishu, per “riprendere e proseguire, forme di interscambio nei settori culturale, turistico, commerciale, dell’istruzione, dello sport, della salute e dei talenti, per promuovere la prosperità e lo sviluppo comuni” e per valutare “interventi che potranno essere realizzati sinergicamente in prospettiva di Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura”.
Fondata nel 215 a.C. da Qin Shi Huang, primo imperatore della Cina significa isola dell’imperatore perché originariamente era proprio un’isola. La città è famosa per la splendida area di Beidahe dove si vede la parte terminale della Grande Muraglia. Tutta l’area è importante perché rappresenta un progetto pilota del Governo cinese di città green (Il 60% della sua estensione è foresta), con anche i grattacieli adibiti a bosco verticale. Milioni e milioni i visitatori attratti dal verde e dal clima accogliente. L’area è famosa per il turismo ma anche per il vino. Qinhuangdao è inoltre famosa per essere centro di moltissimi eventi sportivi nazionali nonché centro di ricerca e sviluppo tecnologico.