Pesaro

Pesaro, raccolte oltre 1000 firme per dire “no” alle potature al Miralfiore contro lo spaccio

La Voce del Miralfiore chiede un incontro al Comune: «Salvaguardare la biodiversità e comitato di gestione»

Gli sfalci che aumentano la visibilità, al centro delle critiche degli ambientalisti

PESARO – Spaccio e sfalci al parco Miralfiore, continua la raccolta firme da parte del comitato La Voce del Miralfiore, composto da Associazioni Ambientaliste e privati cittadini.

Sono state raccolte già oltre mille firme che nei prossimi giorni verranno depositate ufficialmente in Comune con la richiesta dell’apertura di un confronto serio, che porti ad impegni concreti da parte dell’Amministrazione.

Per le associazioni «le scelte lungimiranti che hanno reso il parco un elemento di pregio rischiano di essere vanificate dall’attuale gestione e per questo avanziamo una serie di richieste tra cui la sospensione momentanea di ogni tipo di manutenzione che alteri l’attuale stato del parco; la costituzione immediata di un tavolo tecnico di concertazione che includa referenti del Comune, del Comitato La Voce del Miralfiore e professionisti ambientali individuati di comune accordo per la stesura di un corretto piano di programmazione e gestione».

Il nodo riguarda le potature del sottobosco per evitare che il parco abbia zone grigie in ci si alimenti lo spaccio di stupefacenti. Cosa che ha generato varie polemiche e interventi.

Dunque il comitato chiede: «L’inserimento dal bilancio comunale 2023 di una voce di spesa annuale specifica per la gestione del parco con stanziamenti adeguati, l’affidamento della manutenzione del parco ad un soggetto competente da individuare con gara d’appalto, ma anche la ricostituzione del Comitato di Gestione con poteri decisionali su qualsiasi futura manutenzione composto da tre soggetti: referente Comune, referente Comitato La Voce del Miralfiore e referente Soggetto che verrà incaricato della manutenzione del Parco. Il tutto per la ricerca di soluzioni capaci di contemperare le esigenze di sicurezza con la salvaguardia del grande valore di biodiversità del Parco».