Pesaro

Pesaro, aveva rapinato e bullizzato un minorenne sul bus: finisce in carcere

La storia risale al gennaio 2020 e nel frattempo, dopo la denuncia, la giustizia ha fatto il suo corso. I carabinieri lo hanno trasferito a Villa Fastiggi. Ecco i fatti

Autobus

PESARO – Rapinato e bullizzato sul bus, 20enne finisce in carcere dopo che la condanna è diventata definitiva. È scattato l’ordine di carcerazione per un 20enne di Tavullia per una storia che risale al gennaio 2020. Nel frattempo la giustizia ha fatto il suo corso e ieri, mercoledì 4 agosto, i carabinieri della stazione di Vallefoglia sono andati a prendere il giovane per portarlo in carcere. Un paio di mesi fa aveva patteggiato a 2 anni e 8 mesi, dopo che la condanna è diventata definitiva.

La vicenda

A bordo della linea del trasporto pubblico Urbino e Pesaro, molto utilizzata dagli studenti, un quindicenne era stato vittima di bullismo. Non era la prima volta che diventava il bersaglio dell’allora 19enne pesarese. Sfottò, insulti, minacce. Il bullo in questione gli aveva sfilato dalle tasche il portafoglio. Poi gli aveva intimato il silenzio in modo autoritario con la promessa che glielo avrebbe restituito. Quindi aveva prelevato circa 250 euro, i soldi che il minorenne aveva ricevuto come regalo delle feste natalizie. Aveva anche minacciato di accoltellare lui e il suo compagno di sedile se avessero parlato.

Una volta sceso alla fermata, aveva cercato di dileguarsi. Ma il minorenne, con coraggio e determinazione, era sceso dal mezzo cercando di recuperare il maltolto. Per tutta risposta il bullo lo ha picchiato e approfittando che alla fermata c’erano i famigliari a prenderlo, si era dileguato verso casa.
Il 15enne senza perdersi d’animo, ha annotato la targa della vettura e ha contattato il 113. Così una pattuglia della Squadra Volanti si era diretta nell’abitazione del responsabile, situata nella prima periferia cittadina.
Infatti il giovane, messo alle strette dalle evidenze riscontrate, aveva ammesso gli addebiti, ma nonostante la perquisizione effettuata, del denaro sottratto non c’era traccia. All’epoca il giovane non aveva collaborato per recuperare la somma rubata. Il bullo era stato denunciato in stato di libertà per il reato di rapina aggravata. Poi il patteggiamento a 2 anni e 8 mesi.