PESARO – Sono stati presentati i lavori di efficientamento energetico realizzati alla piscina Parco della Pace. «Un impianto strategico per la città e per tutta la regione, che grazie a questi interventi diventa più sostenibile e sicuro», ha commentato il sindaco Matteo Ricci, che insieme all’assessore allo Sport Mila Della Dora ha fatto visita alla struttura. «L’impianto è comunale – ha ricordato Ricci – qualche anno fa Sport Village ne aveva vinto la gestione in base ad un piano di investimenti che doveva essere realizzato. Prima il Covid, poi la crisi energetica hanno messo a dura prova il futuro della piscina. Abbiamo accettato una riconversione di quel piano di investimenti, incentrandolo sull’efficientamento energetico dell’impianto, che ci consente di avere una struttura competitiva, sicura, con una gestione in equilibrio».
Si tratta di «Interventi importanti, di circa un milione di euro, che vanno a favore di un risparmio energetico e permettono di diminuire i costi – ha detto l’assessore Della Dora – Le spese e mancati incassi causati dal Covid hanno messo a dura prova molte società sportive. Sport Village è stato bravo e forte a resistere, dando una risposta importante alle migliaia di persone e famiglie che frequentano l’impianto».
Annunciata anche la riapertura della vasca olimpionica. «Una buona notizia per gli oltre diecimila utenti delle palestre e piscine del Parco della Pace di Pesaro – hanno detto il presidente Andrea Sebastianelli, il direttore Davide Catenacci e la dirigente Sara Iannacci – Il 20 maggio riaprirà la vasca olimpionica, e non chiuderà più. È il piccolo grande miracolo compiuto da Sport Village segnato da Covid e aumenti dei costi di luce e gas, risolti con altrettanti sforzi straordinari della società».
Gli interventi di riqualificazione spiegati nel dettaglio da Sport Village, la società sportiva concessionaria che gestisce l’impianto natatorio comunale, a conclusione di un periodo di straordinaria difficoltà: «Abbiamo abbattuto i costi di gestione di circa la metà e questo, grazie a investimenti mirati che hanno permesso di efficientare l’infrastruttura, in un momento di difficoltà senza precedenti per tutti. Entro settembre 2023 si concluderanno i lavori relativi al quarto ed ultimo stralcio funzionale che comprende un nuovo impianto fotovoltaico di 206 kw, 18 pannelli solari termici, tre puffer per l’accumulo di acqua calda, una pompa di calore da 540 kw termici, gli inverter per ottimizzare l’efficienza dei motori elettrici e ridurre i consumi, ovvero delle pompe del ricircolo acqua e aria che lavorano h24. Inoltre sono state acquistate ed installate nuove centraline per la gestione domotica di tutti gli impianti di energia. Straordinario anche l’intervento per il risparmio delle acque: l’impianto di trattamento e affinamento dell’acqua è stato implementato, in modo tale che la stessa acqua venga potabilizzata, senza spreco di acqua calda e di energia per scaldarla. La vasca regina da cinquanta metri sarà di nuovo aperta in estate con parziale rifacimento del piano vasca, con nuove corsie e nuovi blocchi di partenza, che in inverno verrà coperta con un nuovo pallone pressostatico dotato di nuovi impianti per il miglioramento del comfort, in particolare con un sistema più efficiente di ricircolo dell’aria. Tutti questi accorgimenti porteranno ad un risparmio netto del 50% di consumo di metano e un ulteriore risparmio del 30% di consumo di energia elettrica». Poi continuano: «se prima dei lavori si consumavano 420.000 metri cubi di gas, adesso se ne consumeranno circa 200.000 con un risparmio di oltre 200.000 mc. Sommando anche il risparmio di acqua si arriverà ad una spesa di gestione energetica, tra gas, luce e acqua, dagli oltre 600.000 euro del 2022 (che ha costretto la chiusura della vasca olimpica per tutto l’inverno 2022/23 ndr) a circa 300.000 euro».
Quindi, «In assenza di queste opere di riequilibrio energetico, l’impianto comunale di via Redipuglia avrebbe dovuto necessariamente chiudere i battenti. I costi energetici per mantenerlo in vita infatti sarebbero stati (ai costi unitari attuali ndr) nell’ordine del milione di euro annui. Ora questo “miracoloso” intervento consentirà alle palestre piscine del Parco della Pace di non chiudere più e di continuare ed essere un impianto tra i più tecnologici e all’avanguardia in Italia per efficientamento energetico. Grazie al suo valente gestore e grazie alla lungimiranza del Comune di Pesaro, che ha capito l’importanza del mantenere in vita questo impianto molto amato da tutta la Regione, abbiamo un esempio positivo di collaborazione tra pubblico e privato che consegnerà alla città un impianto esemplare per costi, gestione e servizi», hanno concluso il presidente Sebastianelli, il direttore Catenacci e la dirigente Iannacci.