PESARO – Il Rossini Opera Festival all’Auditorium, ma il pubblico non fa sconti e il consigliere Fdi Daniele Malandrino rincara la dose.
L’opposizione ha più volte criticato la gestione del cantiere. Un cantiere con vari stop, come quello imposto dai carabinieri del Nil per delle irregolarità. Polemiche politiche per l’operazione di ristrutturazione e i soldi spesi. Un caso finito anche in consiglio con il sindaco pronto a dare spiegazioni.
«Ci sono voluti 9 anni per la ristrutturazione del vecchio Palas di via Marconi e i giudizi non sono lusinghieri. Quello che doveva essere il fiore all’occhiello dell’eredità lasciata dalla Giunta Ricci alla città è, a leggere i commenti, un vero fallimento sotto molteplici aspetti.
Dopo nove anni di lavori, con i costi della realizzazione triplicati ci ritroviamo una struttura che, per quanto riguarda la funzione di Auditorium, dopo la prima del ROF, riceve questi commenti : “Non ha comfort visivo”, “Non ha una buona acustica”, “Le gradinate laterali sono in parte inutilizzabili pechè non permettono una buona visuale”, “Il boccascena è troppo stretto e permette una buona visione dalla sola platea”».
Malandrino chiude: «Per quanto riguarda invece la funzione sportiva dell’impianto tanti esperti, nell’ambito dello sport cittadino, nutrono seri dubbi in merito all’utilizzo per partite di basket e pallavolo mentre sarà possibile, sicuramente, utilizzarlo per sport come ginnastica, arti marziali, ping pong e altri avvenimenti sportivi che non necessitano di grandi spazi
La montagna, in termini di tempi e costi, ha, a mio avviso e non solo mio, partorito un topolino e neppure tanto bello dal punto di vista estetico».