PESARO – Rete della Cultura, Pesaro stringe un patto con Rovereto grazie allo storico musicista Riccardo Zandonai. Proprio a Pesaro, Zandonai ha lasciato tracce indelebili: sotto la guida di Pietro Mascagni, terminò gli studi al liceo musicale “Rossini”; qui trasformò la sua abitazione in un tempio della musica, oggi sede della Fondazione che porta il suo nome, “Villa San Giuliano – Zandonai”, inaugurata lo scorso anno alla presenza della vicesindaca trentina Giulia Robol. A partire da questo primo incontro, è nata la volontà di rafforzare la collaborazione che si è concretizzata con la firma di un protocollo per la sperimentazione di forme di valorizzazione integrata negli ambiti della cultura e del turismo” e che inserisce Rovereto nella rete delle “piccole-medie città della cultura”, promossa da Pesaro 2024.
«È una grande opportunità di collaborazione, a partire dai temi della cultura ma anche da quelli della tutela dell’ambiente, della società e dello sviluppo – sottolinea il sindaco Matteo Ricci -. Pesaro e Rovereto, fra l’altro, sono due tipologie di città con caratteristiche ambientali e morfologiche estremamente diverse e che quindi facilmente si prestano a essere mete di viaggio interscambiabili per i cittadini dell’uno e dell’altro territorio. Il documento costruisce un collegamento e attua lo spirito con cui stiamo affrontando la sfida di Pesaro, Capitale italiana della Cultura 2024: costruire una rete di città medio-piccole identificate dall’offerta culturale e in grado di aggiungersi come ulteriore meta turistica alle classiche».
«Sarà un elemento fondamentale – assicura Ricci – perché, come dimostrato dai numeri degli arrivi di questi mesi, l’Italia è tornata ad essere molto attrattiva. Per questo è necessaria costruire una rete di città che, come noi, credono in una strategia di sviluppo collegata alla valorizzazione della cultura e dell’ambiente. Temi cardine del dossier “La natura della cultura” con cui abbiamo ottenuto il titolo di Pesaro2024 ed elementi identificativi anche per Rovereto. Collaboreremo tantissimo insieme».
«Lo faremo a partire dal percorso di Pesaro 2024 – aggiunge il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini – per noi prospettiva di lavoro principale che porta con sé opportunità prestigiose di promozione turistica e territoriale. Con Rovereto abbiamo molto in comune: oltre alle istituzioni culturali (come ad esempio i conservatori e le orchestre, che stanno già dialogando tra loro), i punti di contatto sono vari e variegati e toccano, tra l’altro, i temi dello sport e della mobilità sostenibile. Ambiti che sarà bello conoscere di persona durante le visite che faremo nelle prossime settimane per poter avere familiarità con i luoghi e le enormi potenzialità da connettere».
«I riconoscimenti di Pesaro – Capitale italiana della Cultura 2024 e Città creativa della Musica Unesco – testimoniano l’attenzione verso un mondo al quale Rovereto è da sempre sensibile – spiega il sindaco di Rovereto Francesco Valduga -. Vogliamo costruire un ponte tra le nostre realtà, capace di valorizzare quanto è già oggi è presente sui nostri territori, ma soprattutto immaginare una collaborazione che possa portare a politiche innovative e a progettualità concrete che avranno una ricaduta su territori più ampi. La straordinaria figura di Riccardo Zandonai ci ha permesso di aprire una strada che ha molteplici destinazioni: condividiamo non solo la musica, ma anche percorsi storici e artistici e un modo di concepire il turismo che punta alla cultura, alla sostenibilità, all’eccellenza e alla qualità dei prodotti locali. Questo accordo simbolico è dunque l’occasione per sancire un’alleanza per valorizzare le realtà in modo sinergico e gettare le basi per una rete virtuosa di città di piccole e medie dimensioni».
«Da quel primo incontro dello scorso anno – racconta la vicesindaca Giulia Robol – è nata l’idea di consolidare un rapporto che esiste nei fatti con una collaborazione che mette in campo i due conservatori, il “Bomporti” di Trento e il “Rossini” di Pesaro, che metteranno in scena l’opera giovanile “La Coppa del Re”, rimasta fino ad oggi ineseguita».
«La cultura diventa sempre più un motore per l’economia – conclude l’assessora Micol Cossali -. L’accordo permette di condividere esperienze di formazione, di accrescimento culturale e promozione del territorio. è un primo seme che genererà una pianta capace di dare molti frutti in un futuro non troppo lontano. Abbiamo sempre più bisogno di diffondere cultura ed essere capaci di generare proposte innovative».
Il protocollo prevede un impegno da parte delle amministrazioni comunali di Pesaro e Rovereto che definisca programmi, anche pluriennali, in ambito culturale, turistico, naturalistico/ambientale, tendenti a: un rafforzamento delle capacità attrattive dei territori; ideare progetti e iniziative comuni che vanno dalla musica all’archeologia, all’arte in genere; creare momenti di formazione e crescita culturale; realizzare politiche comuni di promozione e comunicazione delle complessive offerte culturali e delle varie tipologie di turismi attivabili, anche attraverso la promozione nazionale e internazionale fatta dai rispettivi distretti turistici e sistemi territoriali.