PESARO – Mancata apertura dell’Hub vaccinale a Pesaro, l’Asur Area Vasta 1 spiega il perché.
«A seguito della dismissione del Punto Vaccinale della popolazione (PVP) all’Iper Rossini Center, la città di Pesaro non dispone di un PVP ove somministrare i vaccini contro Covid-19, inducendo pertanto i cittadini della città capoluogo della Provincia a recarsi presso gli Hub vaccinali di Fano e Urbino.
Tra le alternative offerte per far fronte a tale situazione è stato individuato e proposto l’Auditorium aziendale di Via Toscana messo a disposizione dall’Azienda Marche Multiservizi. A partire dal 1 agosto sono iniziati i sopralluoghi necessari per visionare i locali, alla presenza anche dell’Assessore Belloni, dei dirigenti di MMS e del tecnico della AV1».
Dalle verifiche tecniche effettuate, il sito individuato risultava idoneo e conforme ai requisiti igienico-sanitari che deve possedere un PVP, sia per quanto attiene alle sue dimensioni, sia per la dotazione (rete, spazi tecnici, accessibilità della popolazione).
Asur fa sapere che «sono state disposte indicazioni per l’avvio dell’attività vaccinale a partire dal 1 settembre, stabilendo che il Servizio fosse garantito fino al 31 maggio 2023. Nel corso delle successive sedute di ricognizione delle attività da porre in essere per dar ufficialmente inizio all’utilizzo della sede dell’Auditorium aziendale di Via Toscana, sono tuttavia emersi ostacoli burocratici legati principalmente alla fine della normativa sulle deroghe concesse nell’utilizzo di strutture non sanitarie nel periodo dell’emergenza».
Infatti va chiarito che l’individuazione di strutture non sanitarie, come il punto vaccinale all’Iper Rossini, per far fronte al bisogno di garantire la somministrazione dei vaccini alla popolazione, era stata resa possibile in via straordinaria per via dello stato emergenziale in atto.
L’obiettivo è trovare soluzioni per l’utilizzo dell’Auditorium aziendale di Via Toscana in coerenza con la vigente normativa, «considerando che un Hub vaccinale temporaneo non rientra tra le strutture sanitarie permanenti per le quali continuano a sussistere quei vincoli urbanistici che al momento impedirebbero di avviare il nuovo punto vaccinale.
Le difficoltà riscontrate non possono imputarsi a mancanza di volontà dell’Asur/AV1 dell’impiego della struttura, ma piuttosto a difficoltà oggettive legate agli impedimenti di tipo burocratico ma che gli operatori stanno cercando di superare tempestivamente con impegno ininterrotto per prioritarie motivazioni di sanità pubblica».