PESARO – Post pandemia e disagio giovanile, il Comune di Pesaro approva l’ordine del giorno sulla “introduzione del servizio dello psicologo nelle cure primarie e azioni a sostegno dell’intercettazione dei disturbi psicologici e dei bisogni di benessere psicologico dei cittadini”.
Per la consigliera Anna Maria Mattioli: «L’ordine del giorno porta all’attenzione il tema della salute mentale, in particolare dei giovani e si pone l’obiettivo di tutelarli nella loro crescita. L’istituzione dello psicologico è un supporto che dev’essere alla portata di tutti soprattutto in questo frangente storico, che ci vede in una fase di uscita dalla pandemia (anche se è ancora in atto), in una situazione di crisi segnata dalla perdita di posti lavoro, dalla guerra in Ucraina, da costi in aumento delle materie. Fattori che portano a situazioni di sofferenza nella cittadinanza e che segnano una crescita del disagio giovanile, anche nella nostra città. Questo ordine del giorno va a supportare la proposta di legge n. 100/22 presentata dal Pd in Regione e che passerà allo studio delle commissioni». Dopo aver ricordato che «La Regione ha istituito il servizio di psicologia scolastica» Mattioli ha sottolineato gli obiettivi del documento: «Avviare sperimentazioni per l’introduzione dello psicologo nelle cure primarie nei servizi offerti dagli erogatori pubblici e privati accreditati, e nelle equipe di medicina territoriale; stanziare il finanziamento per le prestazioni erogate per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico per i giovani e le fasce più fragili, anche con maggiori e più adeguate risorse da trasferire ad Asur; favorire l’inserimento di psicologi nei presidi territoriali, per rispondere al bisogno della popolazione di accedere a prestazioni psicologiche a bassa soglia, promuovere in maniera più efficace il benessere psicologico dei cittadini e valorizzare l’appartenenza della dimensione psicologica all’ambito delle cure primarie, dando quindi approvazione alla Proposta di legge 100/22”».
Per Dario Andreolli (Lega) «la situazione attuale ha accelerato queste necessità rispetto alle quali la politica sanitaria è tenuta a dare risposte». E ancora: «La mancanza di una socialità imposta dalla pandemia ha inciso notevolmente nei giovani. Da questo punto di vista sia lo Stato, sia la Giunta regionale sono intervenuti. Quest’ultima, su proposta di legge firmata dalla maggioranza ha istituito il servizio di psicologia scolastica: non un atto dovuto ma una scelta politica forte per focalizzare l’attenzione sulle scuole. Siamo nella fase di start del percorso della legge». Sull’emendamento, Andreolli ha aggiunto: «L’ordine del giorno fa riferimento a una proposta di legge avanzata da un gruppo consigliare. Ci sembra sia ridondante e che abbia un significato politico che non può essere da noi condiviso rispetto a una mozione che, nel contenuto, trova la massima condivisione». «Se si intraprende una strada “di parte” non potremmo votare favorevolmente».
L’assessora Murgia ha rilevato: «I dati fanno emergere un disagio giovanile che degenera spesso in patologie che diventano poi problema per chi ne soffre, per le famiglie e per la società, che se ne deve prendere carico. Quando incontro i rappresentanti degli studenti, fra le varie richieste che pongono, c’è quella di incrementare il supporto psicologico nelle scuole». «È un fattore culturale pensare allo psicologo di base, come a una figura non riservata “ai matti” ma che sia funzionale al benessere della persona».