PESARO – Sit in sotto il Comune e battibecco con il sindaco Matteo Ricci. Venerdì 9 ottobre le agenzie viaggi di Pesaro si sono incontrate davanti alla sede del Comune per consegnare al sindaco della città i dati relativi alle vendite e alle partenze dell’anno 2020.
Questo in segno di protesta per richiedere nuovamente, ancora una volta, l’esenzione delle tasse comunali per le agenzie di viaggio “esistenti”. Dopo la vetrina provocatoria dell’Atelier del Viaggiatore, c’è stato un altro episodio che ha infastidito le agenzie.
«Non riusciamo a digerire il nuovo bando indetto dal Comune, che prevede l’esenzione delle tasse comunali per 3 anni per le nuove attività, Imu, Tasi, Irpef, Tosap e pubblicità – spiega Fabio Manno dell’Atelier del Viaggiatore – Abbiamo cali del fatturato dall’85% e 90%. Chiediamo attenzione, non c’è più cassa, così si rischia di chiudere. Siamo passati da 1,1 milioni di euro a 160 mila euro di incasso. Ci siamo sempre stati sul territorio, non è giusto che venga dato aiuto solo a chi apre e non a chi è sul territorio da anni».
Sotto il Comune si sono ritrovate oltre all’Atelier del Viaggiatore, anche Alla Ricerca del Viaggio, Marchionni, Jeko viaggi, Enterprise, I viaggi dell’Arcobaleno, Via Viaggi, Un mondo di Viaggi, Davani, Viaggi su Marte.
Volevano consegnare i bilanci delle loro aziende in Comune ed è arrivato il sindaco. È stato fermato ed è nato un battibecco. «Non siamo stati mai ricevuti, abbiamo inviato diverse mail con richieste di incontro».
Piccata la replica del sindaco Matteo Ricci: «Menzogne, non potete venire qui a fare i fenomeni. Abbiamo aperto un tavolo anticrisi sin dall’inizio dell’emergenza Covid. Se non vi sentite rappresentati dalle vostre categorie, basta chiedere un appuntamento. Abbiamo incontrato tutti. Ci vedremo tutti già la prossima settimana. Ma serve un clima costruttivo, non queste manifestazioni contro il Comune. Non possiamo esentare tutti dalle tasse, altrimenti crollerebbe un bilancio. Ma se c’è qualche cosa che il Comune può fare, non ci tireremo indietro. Sappiamo quanto siete stati penalizzati, ma parliamone attorno a un tavolo, non facendo sit-in da fenomeni».