PESARO – Estorsione a sfondo sessuale, a finire in manette una 45enne residente a Pesaro e il suo complice accusati di aver minacciato un 67enne pesarese di diffondere video hot.
L’indagine della squadra mobile della questura di Pesaro parte dalla denuncia che un pesarese di 67 anni ha presentato la scorsa settimana per un esborso di 1.500 euro subito in seguito a un ricatto sessuale.
L’uomo riferiva di essere rimasto ammaliato da una 45enne all’interno di un supermercato. Dopo gli ammiccamenti si è passati alle avances. Così i due avrebbero avuto delle effusioni fuori dal centro commerciale. Qui lei, già nota alle forze dell’ordine per furti, lo avrebbe invitato a casa dove si è consumato un rapporto sessuale.
Già, perché dal giorno successivo tutto si era trasformato in un incubo a causa delle minacce di un fantomatico fidanzato di lei (risultato inesistente) che avrebbe ripreso la scena e sarebbe stato pronto a rivelare tutto alla famiglia di lui. Così sono iniziate le pretese dei soldi per non divulgare il filmino hard.
Lui ha effettuato un primo versamento sulla Postepay, ma lei non si è fermata e ha preteso altre due trance di pagamento. Ma la sceneggiatura ha visto l’ingresso anche di un sedicente amico della donna che millantava di provenire da Napoli e di essere pronto a “risolvere il problema” con il ricattatore. Ma aveva anche promesso che tutto si sarebbe chiuso con un ultimo pagamento di 300 euro.
La vittima ha di nuovo pagato il conto, ma temendo nuove minacce e ricatti, si è rivolto alla Polizia.
Gli agenti della squadra mobile hanno subito identificato la donna, ma l’uomo ha continuato a ricevere messaggi. Questa volta del ricattatore che pretendeva di essere pagato per l’intermediazione.
Così venerdì scorso c’è stato l’ultimo incontro, supervisionato dai poliziotti. Il 67enne si è incontrato con l’uomo e la donna in via Danubio che pretendevano altri 500 euro. Lui ne ha consegnati 250 ma in questo frangente sono intervenuti i poliziotti che hanno bloccato i due.
Così per l’uomo, 44enne pesarese, e la donna sono scattati gli arresti in flagranza di reato con l’accusa di estorsione.
Per la donna il reato è aggravato dal fatto di averlo commesso nonostante fosse sottoposta alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Pesaro. La 45enne in una circostanza era andata a Fano con la vittima per accompagnarlo a versare i soldi sulla Postepay del complice.
Durante l’udienza di convalida dell’arresto con il Gip che ha disposto la misura cautelare in carcere.