PESARO – Entra nell’auto per rubare, ma viene scoperto dal proprietario. Son botte reciproche
Poco dopo la mezzanotte di sabato un 23enne di origini slave, residente a Pescara, senza fissa dimora, si è intrufolato in un’auto parcheggiata lungo via XXIV Maggio. Probabilmente ha approfittato della chiusura difettosa dello sportello. Una volta dentro ha iniziato a manomettere il cruscotto per cercare cellulare, portafogli o quant’altro potesse avere un valore.
Però è stato scoperto dal proprietario del mezzo, un 35enne albanese residente a Pesaro. L’uomo ha subito bloccato lo sportello con il telecomando e ha chiesto indietro telefono e portafogli ma qui è scoppiato un parapiglia perché, per guadagnarsi la fuga, il 23enne ha rifilato un calcio al proprietario dell’Opel.
Grazie a questo diversivo, è riuscito a scappare ma non per molto perché è stato nuovamente raggiunto e qui è scoppiata una colluttazione reciproca con botte date e ricevute da entrambi.
Sono state chiamate le forze dell’ordine e sul posto è arrivata una squadra Volante della Questura che ha arrestato il giovane con l’accusa di tentata rapina, lesioni aggravate dal fatto di averle inflitte per cercare di guadagnare l’impunità.
Infine l’accusa di danneggiamenti per aver divelto parti del cruscotto al fine di cercare oggetti di valore.
La parte offesa è finita al pronto soccorso per le botte ricevute e ha rimediato 6 giorni di prognosi. Il 23enne è stato portato per la direttissima davanti al giudice. L’arresto è stato convalidato e l’avvocato Aldo Nocito ha chiesto i termini a difesa. Il ragazzo ha già precedenti specifici di reati contro il patrimonio, uno anche recente.
Il giudice ha rimesso in libertà il giovane ma con il provvedimento di divieto di dimora nella provincia di Pesaro.