PESARO – Spaccio al Miralfiore, è polemica. Le parole del sindaco non piacciono alla Lega che interviene duramente. Biancani ha parlato di integrazione riferendosi ai pusher stranieri che smerciano droga.
«Sullo spaccio di droga dal neosindaco Biancani parole sconcertanti ed inquietanti. In che mondo vive un politico esperto che da neosindaco, di fronte a cittadini che si lamentano da anni, invece del contrasto allo spaccio a cielo aperto si lancia in dichiarazioni di buonismo, di tolleranza e di integrazione sconfessando persino quelle azioni fatte fino ad ora sul tema sicurezza e sullo spaccio a Pesaro? Le sue dichiarazioni sono un mix di ideologia e banalizzazioni che fa emergere una forte inadeguatezza di metodo e di visione di fronte al problema sicurezza e prevenzione. Non poteva iniziare peggio la sua sindacatura».
La Lega Pesaro ed il Gruppo Consiliare tuonano contro le dichiarazioni sullo spaccio di droga del neosindaco Andrea Biancani. «Prendiamo atto che per Biancani integrazione significa trovare posti di lavoro a chi spaccia e che per tutelare i nostri giovani invece di dichiarare guerra a 360° contro i venditori di morte vuole pure smantellare quei pochi presidi di sicurezza attivi. Ma davvero Biancani vuol farci credere, in nome dell’ideologia buonista, di non rendersi conto dello spaccio che costantemente avviene nella zona del Parco Miralfiore e nel boschetto di via Cimarosa? Come fa, lui che ha pure fatto campagne elettorali in bicicletta, a non vedere cosa sia diventata la pista ciclabile lungofoglia da ponte Rimini al Parco Miralfiore? Un immondezzaio a cielo aperto dove avviene uno spaccio continuo, un luogo di illegalità in pieno centro cittadino indecente. Ma Biancani si rende conto che non mettere in sicurezza il parco e togliere i presidi delle forze dell’ordine significherebbe non solo regalare definitivamente agli spacciatori uno dei luoghi più belli della città, ma anche togliere un perno strategico della prevenzione che va sempre di pari passo con il contrasto? Il neosindaco Biancani non poteva partire peggio con la sua sindacatura con dichiarazioni sconsiderate ed inadeguate».