Pesaro

Pesaro, spaccio al Miralfiore. Biancani: «Chiederò incontro al Prefetto, serve una riflessione»

Il sindaco dopo gli ultimi episodi di spaccio. «La presenza di pusher e consumatori merita un'analisi ampia»

Lo spaccio al Miralfiore

PESARO – C’è un tema molto sentito in città e il nuovo sindaco Andrea Biancani vuole dare una risposta. E’ quello dello spaccio al parco Miralfiore e nelle zone limitrofe. Qualche giorno fa è stato trovato il corpo senza vita di un 44enne nell’area boschiva, si sospetta un’overdose. E le bande di stranieri africani continuano a dividersi la zona come fosse una piazza di spaccio.

Mesi fa la polizia aveva dato vita all’operazione Cento Fiori, arrestando 19 persone, ma il nome dell’operazione indicava la reale problematica: arrestato un pusher, eccone un altro.

Biancani sottolinea: «Purtroppo, nonostante tutte le azioni fatte dalle Forze dell’Ordine e le iniziative culturali e sociali promosse dal Comune nell’area del Miralfiore, continua lo spaccio della droga. Chiederò un incontro in Prefettura con tutti gli organismi preposti a garantire la sicurezza pubblica. Il problema è sicuramente complesso e non è semplice da risolvere. Gli spacciatori ci sono perché ci sono i consumatori, chi la droga la usa. Anche questo merita una riflessione».

Le operazioni di polizia e carabinieri continueranno senza sosta, così come la pulizia della vegetazione che consente di rendere meno “invisibili” i traffici. Cosa che ha generato non poche polemiche tra gli ambientalisti. Il problema è complesso, ma il sindaco non vuole lasciare nulla di intentato.

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