Pesaro

Pesaro, spaccio al Miralfiore: «Bene l’espulsione del pusher, ora telecamere e nuova recinzione»

Il sindaco: «Un plauso alle forze dell’ordine, la loro risposta non si è fatta attendere. Pesaro è una città sicura, uniti per contrastare l’illegalità»

Foto d'archivio

PESARO – Espulso uno degli spacciatori più importanti del parco Miralfiore, il plauso del sindaco.

«La professionalità e la capacità delle Forze dell’Ordine hanno consentito un ulteriore passo in avanti verso la lotta allo spaccio di droga. L’azione compiuta ieri (2 luglio) dalla squadra mobile della polizia di Pesaro merita il plauso della città». Il sindaco di Pesaro Andrea Biancani commenta così la notizia della denuncia di un nigeriano 34enne, pregiudicato, ritenuto al centro dei traffici del Miralfiore e attualmente in attesa di espulsione dal Paese. Si tratta di “Giaga Giaga”, così si faceva chiamare. Riferimento di tossicodipendenti e già al centro di fatti di cronaca come rapina e lesioni.

«Grazie al lavoro straordinario, che svolgono quotidianamente, garantiscono la legalità e la sicurezza a Pesaro, contrastando la criminalità. Avanti in questa direzione, consapevoli che la strada per il contrasto alle droghe è un percorso lungo e tortuoso, che ci deve vedere tutti protagonisti in modo unito e compatto. Oltre a fare i miei complimenti alle donne e agli uomini delle Forze dell’ordine colgo l’occasione per ribadire che il Comune di Pesaro è in prima linea per la lotta all’illegalità, che va contrastata senza sé e senza ma. Lo abbiamo dimostrato in questi anni con azioni che questa sindacatura vuole portare avanti con determinazione, collaborazione e dialogo, insieme a Prefettura, Questura e Forze dell’Ordine a cui compete l’ordine pubblico», ha spiegato Biancani.

Il sindaco ha chiuso: «Continueremo con gli atti di nostra competenza, in primis portando avanti la riqualificazione dei luoghi del degrado, trasformandoli in spazi sempre più accessibili, serviti e partecipati, perché una città più viva è anche più sicura. Siamo già al lavoro, come detto durante il Comitato di ordine e sicurezza pubblica, per ulteriori interventi di sicurezza e manutenzione al Miralfiore: siamo all’opera per capire quale può essere il luogo più adeguato e utile all’istallazione di altre telecamere di videosorveglianza all’interno e stiamo verificando il ripristino della recinzione attualmente divelta, diventato un accesso irregolare e non autorizzato anche quando il Parco è chiuso al pubblico».

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