PESARO – Le regole sono chiare, ma sono ancora tanti quelli che cercano scappatoie e finiscono nella rete delle forze dell’ordine.
Sono state 843 le persone controllate sull’intero territorio provinciale nella giornata di sabato, sabato 14 marzo, a cura delle Forze di Polizia e della Polizie locali ai fini della verifica del rispetto delle misure normative in atto per il contenimento della diffusione del contagio da COVID-19. A fine giornata la Prefettura fa sapere che sono state 36 le persone denunciate ai sensi dell’art. 650 c.p. per inosservanza delle prescrizioni stabilite dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Rischiano l’arresto fino a 3 mesi o la multa di 206 euro.
Una signora è stata fermata e denunciata dai Carabinieri di Urbino mentre si trovava nei pressi di Porta Santa Lucia senza alcun giustificato motivo. La donna è stata segnalata da un controllore di un bus sul quale era in procinto di salire.
A Fermignano tre giovani sono stati fermati e denunciati in piazza Giovanni XXIII, erano senza autocertificazione e senza motivo per uscire, e ad Apecchio un giovane è stato fermato e denunciato perché si trovava all’interno di un appartamento in compagnia di un’altra persona senza giustificato motivo.
Sempre nella giornata di ieri sono stati effettuati 446 controlli negli esercizi commerciali, dai quali non sono emerse irregolarità. Si rammenta che nelle giornate festive e prefestive le medie e grandi strutture di vendita devono rimanere chiuse, con la sola eccezione di farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari. Ne consegue che i supermercati presenti nei centri commerciali possono aprire nei giorni festivi e prefestivi limitatamente alle aree di vendita di prodotti farmaceutici, parafarmaceutici e di generi alimentari.
La Prefettura di Pesaro e Urbino invita i cittadini a proseguire nella stretta osservanza delle misure di contenimento prescritte, avendo cura in particolare di non spostarsi dalla propria abitazione se non per strette esigenze di necessità, di lavoro e di salute. Resta fermo il divieto di assembramento, anch’esso oggetto di sanzione ai sensi dell’art. 650 del codice penale.