PESARO – Il furto di una partita di droga e la vendetta.
Polizia di Stato e Carabinieri grazie ad un’operazione congiunta hanno arrestato due giovani colombiani, fratelli di 22 e 25 anni, che secondo le prime ricostruzioni sarebbero responsabili di rapina aggravata, sequestro di persona, minacce gravi, porto di arma e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tutto è iniziato nella serata del 29 dicembre quando un giovane al suo arrivo presso una paninoteca veniva aggredito, malmenato e minacciato con un coltello dai due fratelli, che nello stesso contesto hanno rubato alla vittima il borsello contenente un telefono cellulare e 100 euro. Il ragazzo, dopo essere stato sottoposto alle cure dei sanitari del locale Pronto Soccorso ha sporto denuncia di reato nei confronti dei due stranieri, senza però comprendere la motivazione di quanto avvenuto.
Immediatamente dopo tale primo fatto, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Pesaro Urbino hanno avviato una serrata e minuziosa attività d’indagine sentendo dapprima i testimoni dei fatti e visionando le immagini registrate dagli impianti di sorveglianza. Grazie a tali accertamenti è stata individuata con estrema rapidità la fisionomia dei due soggetti, oltre all’auto nera in uso e con la quale si erano allontanati dopo aver commesso la rapina nei confronti del minorenne.
Altro fatto altrettanto grave avveniva la sera successiva registrato dai carabinieri della stazione di Montecchio di Vallefoglia. Gli stessi due soggetti a bordo della stessa autovettura hanno raggiunto Montelabbate e, dopo aver incrociato alcuni minori li rapinavano dei loro telefoni cellulari, minacciandoli con una pistola, con la quale sparavano anche alcuni colpi. Dopodiché caricavano in auto uno di questi minacciandolo di morte, colpendolo alla testa con il calcio della pistola, iniziando a girovagare. Riusciti a raggiungere l’abitazione proseguivano nei loro intenti minacciando e colpendo il vero obiettivo di quella che a quel punto appariva essere una vera e propria “spedizione punitiva”, ovvero il fratello appena maggiorenne. Le minacce con pistole e coltelli sarebbero state rivolte anche al padre dei due ragazzi sceso in strada attirato dalle grida dei figli.
Polizia e carabinieri hanno raccolto tutti gli elementi per portare avanti le indagini e per risolvere il caso. Lo scenario era riconducibile ad un acquisto di una partita di droga dai due soggetti sudamericani da parte di un ristretto gruppo di giovani e giovanissimi che, in mancanza del denaro da pagare quale corrispettivo, hanno ideato un furto della sostanza al momento dello scambio che si sarebbe realizzato il giorno precedente alla prima rapina. Così sono stati trovati i due colombiani, già pregiudicati per reati relativi agli stupefacenti, provenienti proprio da Milano e stabilitisi a Fano da poco tempo. Le successive perquisizioni hanno consentito di recuperare due pistole, di cui una semiautomatica e una a tamburo, effettivamente scacciacani ma riproduzioni fedelmente identiche alle vere, il relativo munizionamento, numerosi coltelli a punta, alcuni dei quali probabilmente utilizzati nelle “spedizioni punitive”, nonché circa 400 grammi di hascisc, in parte già suddivisa in dosi, in parte ancora in “panette”.
È stata inoltre rinvenuta e sequestrata anche la somma di 5.000 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio nonché una contabilità verosimilmente riconducibile proprio allo spaccio, dalla quale emergerebbe l’importanza e il volume della stessa. Al termine dell’udienza di convalida svoltasi questa mattina, il G.I.P. presso il Tribunale di Pesaro ha applicato nei confronti dei due giovani la misura della custodia cautelare in carcere.