Pesaro

Pesaro, taglio degli alberi per la pista ciclorotellistica. Gli ambientalisti: «Denuncia alla Consulta e ricorso al Tar»

Gruppo zero, Lupus, Cai, Lipu, Ona, Enpa, Sequs, Auser, Zero Waste, Grig non ci stanno e sono pronti alla mobilitazione

Taglio di alberi, immagine generica Pixabay

PESARO – Taglio degli alberi per la ciclorotellistica, gli ambientalisti pronti a denunce e ricorsi al Tar.

Gruppo zero, Lupus in Fabula, Cai Sezione Pesaro, Lipu, Comitato Ona, Enpa Pesaro, Sequs, Auser Pesaro-Urbino, Zero Waste Pesaro, “Grig Gruppo Intervento Giuridico” non ci stanno e sono pronti alla mobilitazione contro il piano comunale di abbattere 126 alberi a Torraccia per la pista ciclorotellistica.

«Fermate il taglio degli alberi a Torraccia e andiamo tutti alla Consulta per decidere cosa fare. Ma guarderemo anche che l’iter sia stato regolare, in caso contrario denunce e ricorso al Tar. Dalla lettura dei documenti – spiegano i gruppi di ambientalisti – si rileva che nella relazione paesaggistica datata febbraio 2022, riguardante l’intervento, si parla di “scortico ed eventualmente di taglio di alberi e cespugli”».

«A supporto viene allegata una relazione fotografica circoscritta alla sola area non boscata interessata dall’intervento. Sarà un caso? La Relazione botanico vegetazionale, che avrebbe dovuto precedere quella Paesaggistica, viene redatta circa nove mesi dopo. Nella stessa si comincia a trattare in maniera più puntuale il tema degli abbattimenti necessari, previsti in 90 unità. Numero di abbattimenti lievitato a 125 e poi a 240». Le associazioni ambientaliste chiedono al Comune se «ai fini del Pnrr, l’impatto del progetto esecutivo può ancora ritenersi ambientalmente insignificante? Il progetto è stato realizzato a tavolino per poi essere calato sull’area interessata, senza un preventivo rilievo delle preesistenze arboree. Ancor più grave se fosse vero il contrario, in quanto si ritiene che lo stesso impianto possa essere realizzato limitando l’impatto sul verde, studiando un tracciato in funzione delle preesistenze arboree. Ricordiamo inoltre che la pista sarà realizzata in parte in area che il Pai definisce esondabile per la vicinanza al fiume Foglia. Quali danni potrebbe subire l’impianto da 2 milioni qualora si verificasse una piena? Altro tema altrettanto grave riguarda le affermazioni degli assessori Mila Della Dora e Riccardo Pozzi che, relativamente al progetto, sostengono di aver acquisito il consenso di Legambiente. Affermazioni stigmatizzabili: Legambiente rappresenta solo una componente minoritaria del mondo ambientalista, e che la Consulta della Sostenibilità, che rappresenta l’assemblea di tutte le organizzazioni ambientaliste, è l’unica titolata ad esprimere pareri. Esprimiamo apprezzamento per la recentissima posizione assunta da Legambiente che attraverso la sua presidente Rosalia Cipolletta si è dissociata dal progetto».

I gruppi ambientalisti sono quindi pronti alle carte bollate. «Diffidiamo l’amministrazione comunale a dare corso all’abbattimento degli alberi programmato anche in considerazione del fatto che l’autorizzazione Aspes risulta insufficiente. Nel frattempo chiediamo all’Assessorato all’ambiente di indire celermente un’assemblea della Consulta, invitando il sindaco Andrea Biancani e gli assessori di competenza. Intendiamo comunque verificare nel dettaglio la regolarità dell’iter autorizzativo per valutare l’eventualità di segnalare il caso agli organi competenti Pnrr e di presentare un ricorso al Tar, oltre che le necessarie denunce».

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