Pesaro

Pesaro, tutto pronto per il CaterCapodanno con Colapesce e Dimartino. Ecco il programma

Cenone poi musica e parole di Valerio Lundini e i VazzaNikki, La natura della cultura, il dj set fino alle 3 del mattino

Colapesce Dimartino - crediti Chiara Mirelli

PESARO – Conto alla rovescia per l’apertura dell’anno straordinario di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura che si apre, il 31 dicembre, con il cenone popolare a 35 euro pronto a far scendere in piazza del Popolo i pesaresi e i “cittadini temporanei” per la musica, le parole e i grandi ospiti del CaterCapodanno firmato Rai Radio2 pronto a far ballare fino a tarda ora. Attenzione però alle regole e ai divieti, oltre agli accessi obbligati.

Una nottata «ricchissima, nazionale, speciale, unica e di altissimo livello che aprirà lo straordinario anno della Capitale italiana della cultura 2024», spiegano il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco Daniele Vimini presentando il CaterCapodanno. «Si parte con il cenone popolare, un servizio per coloro che vorranno mangiare prima dello spettacolo in piazza del Popolo». Inizierà alle 20 e sarà realizzato nello spazio del Bocciodromo Concordia, a poche centinaia di metri da piazza del Popolo, sede dalle 21.30 alle 3 di notte, del CaterCapodanno, in diretta nazionale su Rai Radio2 e sul canale 202 del digitale terrestre e organizzato in collaborazione con Amat. Insieme ai conduttori di Caterpillar di Rai Radio2 Sara Zambotti e Massimo Cirri, saranno sul palco Colapesce e Dimartino per il concerto che traghetterà fino al nuovo anno anticipato da Valerio Lundini e i suoi I Vazzanicchi

Dalle 21.30 avrà inizio l’evento che, dal palco della piazza cercherà di far risuonare le tematiche care a La natura della cultura di Pesaro 2024. Tra cui quella che verrà snocciolata durante l’intervento di Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro di Savena (BO) «che, combattendo l’evasione fiscale ha permesso che il suo Comune avesse disponibili gratuitamente degli asili nido» precisa Cirri. Si parlerà di ambiente e sostenibilità insieme a Ferdinando Cotugno, giornalista del Domani, che ha seguito la Cop28. Protagonista anche il tema della Pace, «che ci porterà a Gerusalemme, dove incontreremo la scuola di musica Istituto Magnificat, le sue ragazze e i suoi ragazzi ebrei, cristiani e musulmani. Bambini e giovani che suonano insieme, ancora oggi dopo il 7 ottobre, grazie a padre Armando Pierucci, frate francescano musicista e compositore, cittadino onorario di Pesaro che ha messo in scena la sua penultima opera. Ci collegheremo con gli insegnanti che continuano a portare avanti la sua impostazione, in un ponte che ci unirà a Gerusalemme, nel segno della musica e della Pace» sottolinea Vimini. La piazza si sposterà poi a Nova Gorica e Gorizia per collegarsi con don Luigi Ciotti di Libera contro le mafie e con il suo messaggio per la legalità durante la Marcia della Pace che muoverà proprio dalla Capitale europea della Cultura 2025.

Si parlerà di speranza, con Alessandro Bergonzoni, operatore culturale che in poche parole condenserà la fiducia per un buon anno. A Pesaro ci sarà anche il coro civico, diretto dal maestro Michele Dell’Utri; alla formazione, il compito di costruire un messaggio di “fine d’anno” in cui risuoneranno anche le parole del presidente Mattarella. Si parlerà di contrasto alla violenza sulle donne con Rosalba Taddeini psicologa dell’Osservatorio di Differenza Donna (che risponde al 1522) per spiegare il ruolo del numero antiviolenza e stalking. E si ballerà e canterà fino allo scoccare della mezzanotte e oltre, accompagnati dal sound dei dj set di Elia Trebbi e Toni Grandolfo fino alle 3 del primo giorno dell’anno. 

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