PESARO – Lavoratori ‘furbetti’ nel mirino delle agenzie investigative. I casi non mancano e sono stati scoperti dall’agenzia Kontrol Service che opera nelle province di Rimini, Pesaro-Urbino e più in generale tra Romagna e Marche mettendosi al servizio di piccole, medie e grandi aziende per comportamenti scorretti o infedeli tenuti dai propri dipendenti.
C’è il caso del dipendente di una ditta che, usufruendo di un permesso giornaliero legge 104/92 per l’assistenza di familiari affetti da gravi disabilità, ne aveva approfittato per concedersi una gita in moto in Carpegna insieme alla fidanzata. I casi più frequenti, almeno durante l’estate, sono quelli di lavoratori che, con un giorno di permesso il venerdì oppure il lunedì, riescono ad allungare il weekend e vengono poi sorpresi in riva al mare oppure a giocare a tennis e calcetto con gli amici. Non manca neppure chi, sfruttando la legge 104/92, andava a dare una mano ai parenti che gestiscono un agriturismo. Un lavoratore, con un certificato per un infortunio ad una mano, è stato invece pizzicato dagli investigatori mentre trasportava, con quella stessa mano, un’anguria dal peso di 15 chili.
«Spesso capita che un imprenditore si trovi di fronte a dipendenti scorretti e non sempre arrivare alla conclusione del rapporto di lavoro è così semplice – spiega il titolare, Alessandro Giuliani -. L’esempio classico è il dipendente in malattia o infortunio che in realtà non presenta alcun malanno ma nel tempo che passa a casa svolge altre attività lavorative in nero oppure dedica tempo ai suoi hobby o rimane a casa deliberatamente per far danno all’azienda e non è assolutamente malato. Questo tipo di investigazione ha l’obiettivo di dimostrare l’insussistenza della malattia o dell’infortunio presentata dal dipendente come causa inabilitante alla prestazione lavorativa. Per quanto riguarda le simulazioni di malattia/Infortunio oppure l’utilizzo indebito dei permessi legge 104, Kontrol Service mediamente dalle 4 alle 5 investigazioni al mese».
Aggiunge Giuliani: «Nel mondo del lavoro, la malattia e i permessi per motivi familiari sono diritti fondamentali, ma quando questi diritti vengono abusati, la situazione può diventare complessa e problematica. Le agenzie investigative, in questo contesto, giocano un ruolo cruciale nel monitoraggio e nella gestione delle violazioni, assicurandosi che le norme vengano rispettate e che le aziende possano agire in modo equo e giustificato. La Legge 104/1992 offre permessi ai lavoratori per assistere familiari con disabilità. Tuttavia, è sempre più frequente che questi permessi vengano abusati, utilizzati per motivi personali non legittimi, come vacanze o altre attività non correlate all’assistenza dichiarata».
Se un’azienda sospetta che un dipendente in malattia non stia rispettando le prescrizioni mediche, è essenziale seguire una procedura chiara e ben definita. Il primo passo è rappresentato dall’investigazione, con richiesta di visita fiscale, verifica sui social media oppure mediante il ricorso ad un investigatore privato. Una volta raccolte le prove, l’azienda deve inviare una contestazione scritta al dipendente, utilizzando un metodo tracciabile (e.g. raccomandata a/r, PEC). Questo avviso deve contenere una chiara descrizione dei fatti contestati e offrire al dipendente l’opportunità di fornire giustificazioni. A seconda della gravità della violazione, l’azienda può adottare diverse sanzioni, che vanno dal rimprovero alla multa alla sospensione, fino ad arrivare al licenziamento con preavviso o senza preavviso. Le sanzioni devono essere comminate entro i termini previsti dopo la risposta del lavoratore (6 giorni per il CCNL metalmeccanico, 15 giorni per il CCNL commercio).