PESARO – Reati da codice rosso come violenza sulle donne, stalking e maltrattamenti: ecco il bilancio del primo semestre.
La Questura di Pesaro e Urbino ed i Commissariati di Fano ed Urbino hanno attivato, già da tempo, la procedura del “codice rosso” coordinate dalle rispettive Procure della Repubblica.
In particolare, con riferimento al primo semestre del 2023 nel Comune di Pesaro ci sono stati 11 casi di maltrattamenti in famiglia.
Quanto al reato di stalking si segnalano 4 notizie di reato, cui sono seguiti 2 divieti di avvicinamento emessi dal giudice. Relativamente a tale tipologia di reato, in due occasioni, si è dato corso alla procedura dell’ammonimento del Questore. Infine, 2 sono le notizie di reato relative ai vari casi di violenza sessuale disciplinati dal codice penale.
Relativamente al territorio di competenza del Commissariato di Fano, nel semestre di riferimento, si segnalano 7 casi di maltrattamenti in famiglia, cui hanno fatto seguito 2 divieti di avvicinamento.
Per quanto riguarda il reato di stalking, le indagini si sono concentrate su 5 notizie di reato e conseguenti 2 divieti di avvicinamento emessi dal giudice. In due casi, si è dato alla procedura dell’ammonimento del Questore. Due le indagini su episodi di violenza sessuale.
Per quanto riguarda il Comune di Urbino, infine, si segnalano 3 casi di maltrattamenti in famiglia, che hanno portato ad altrettanti divieti di avvicinamento emessi dal giudice. Una notizia di reato è arrivata per il reato di stalking. Circa le misure di prevenzione adottate per questo tipo di reato, si è dato corso ad una procedura di ammonimento del Questore. Infine, si segnala un caso di violenza sessuale.
In molti episodi, le vittime si sono rivolte direttamente agli operatori della Polizia di Stato e, in alcuni casi, alle strutture sanitarie locali a seguito di gravi episodi di aggressione fisica, delle continue minacce e sopraffazioni psicologiche, fisiche e materiali a cui erano sottoposte.
Spesso, le vessazioni che subiscono le vittime dei reati di genere, vengono perpetrate, anche da diversi anni, dai loro ex conviventi, congiunti o partner, mediante atti intimidatori e molestie spinte da irrefrenabile gelosia o dallo stato di dipendenza da sostanze stupefacenti o alcoliche, cagionando nelle vittime un forte e opprimente stato di ansia e timore per l’incolumità propria e dei familiari, con conseguente cambio delle abitudini e stile di vita.
A tal proposito, si sottolinea che sia la Questura di Pesaro, sia il Commissariato di Fano dispongono di una stanza protetta “ad hoc” adibita per l’ascolto delle figure fragili, vittime di reati di genere e/o minori, con personale dedicato.