PESARO – Fondi per la Cultura, Marcello Valdinocci esponente di Fdi risponde al consigliere Regionale Andrea Biancani che lamenta l’assenza di fondi per numerosissimi progetti e iniziative di associazioni e organizzazioni per Pesaro, facendo riferimento anche a “Pesaro capitale della Cultura 2024”.
«A parte il fatto che si sta facendo una voluta confusione tra iniziative che vengono svolte ogni anno e le si propone poi come attività speciali, resta il dubbio di come tantissime realtà siano riuscite a proporre questi progetti anche rispetto ai bandi. Fratelli d’Italia Pesaro a mezzo del consigliere comunale Daniele Malandrino, ha dovuto prima presentare un’interpellanza in Consiglio comunale per capire cosa stesse succedendo, quali fossero i progetti e chi gli assegnatari dei fondi pubblici. Dopo oltre due mesi il Vice Sindaco e assessore alla Cultura Daniele Vimini ha fornito una non risposta e le porte della Fondazione Pescheria da lui presieduta sono rimaste blindate nonostante i nostri tentativi di richieste di appuntamento. Abbiamo quindi dovuto richiedere formalmente le carte ma anche qui non è che le risposte siano apparse evidenti».
Valdinocci continua: «Ora si viene a sapere che esistono molti più progetti e che la cattiva Regione vista come una
mucca da mungere senza alcun controllo su come i fondi vengano spesi dovrebbe addirittura raddoppiare i fondi.
Per finanziare chi? Per quanto? Per quale ragione? Ancora una volta – nonostante l’intervento di molti intellettuali non legati al carro di questa amministrazione – si gioca a escludere. A favorire chi è in prossimità. A far finanziare attività
che si sarebbero svolte comunque. A non essere trasparenti. Questo giochetto è a dir poco irritante e a dir molto si finirebbe a carte bollate. Ma Pesaro ne beneficerebbe? Onestamente al Consigliere Regionale Biancani chiediamo un selfie in meno e un chiarimento in più».
Pesaro, Valdinocci (Fdi): «Fondi regionali per la cultura? Biancani vuol fare giochetti sui bandi»
Piccata risposta: «Resta il dubbio di come tante realtà abbiano proposto progetti rispetto al numero di bandi»