Pesaro

Pesaro, variante di Soria. Perricci: «Segnalato il caso al Ministero per l’Ambiente e all’Anac»

L'avvocato e candidata sindaco: «Dubbi sulla procedura, pareri e sulla riduzione edificatoria. Cittadini inascoltati»

PESARO – Variante di Soria e cemento, il caso segnalato al Ministero per l’Ambiente.

La candidata sindaco Pia Perricci assicura: «Il Comune di Pesaro ha approvato la Variante al PRG di Largo Tre Martiri. Operazione che si è svolta grazie a un blitz procedurale che non ha precedenti nella storia di questa città, nonostante le evidenti lacune che sono emerse durante le varie sedute consigliari, soprattutto evidenziate da soggetti apolitici pesaresi, unitamente al Comitato di Soria».

Alcuni cittadini pesaresi hanno segnalato il caso, attraverso l’avvocato Pia Perricci, al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio, al Presidente della VII Commissione Parlamentare, all’ANAC e al Prefetto di Pesaro-Urbino, affinché «si faccia chiarezza sulla procedura adottata, nonché sulle reali motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a concepire la Variante stessa. Una Variante che oltre ai dubbi relativi alla legittimità dell’iter burocratico, ha sollevato contrarietà per una progettazione forzata, avente il solo obiettivo di massimizzare la speculazione economica, senza farsi scrupolo per la cementificazione di uno dei pochi spazi verdi rimasti in dotazione al quartiere Soria, vitale per la qualità della vita dei suoi residenti».

«Lacune progettuali che sono emerse nel corso della seduta anche nel pietoso tentativo di uno dei Consiglieri di maggioranza di spiegare come risolvere la prescrizione della Provincia di completare la ciclabile fino a Largo Tre Martiri. Il Parere Urbanistico rilasciato dalla Provincia di Pesaro-Urbino, elemento indispensabile per giungere all’approvazione della Delibera di Variante, è quello che condensa al suo interno tutti gli argomenti che inducono a ritenere l’iter burocratico illegittimo» afferma Perricci. La Lista Vieni Oltre incalza. «Il Funzionario firmatario del Parere ha dichiarato di non trovarsi nella “….situazione di incompatibilità e in condizioni di conflitto d’interesse, anche potenziale, nei confronti dei destinatari del presente atto…”. Contestualmente alla Conferenza Servizi si è svolta anche la procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica. Peccato che l’unico Ente non invitato alla Conferenza sia proprio quello più importante in quanto avente competenza ambientale: l’Arpam. Denunciamo quindi una verifica carente e priva di validità».

Quanto alla riduzione edificatoria, ecco l’ultimo affondo: «Chiediamo chiarimenti perché l’atto lascia presagire una sorta di condono urbanistico. Dubbio enfatizzato dall’impossibilità di comprendere come lo stesso soggetto privato possa rinunciare ad una potenzialità edificatoria, stimabile in circa 800.000 euro, a fronte di una contropartita totalmente insignificante».

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