PESARO – Amerigo Varotti, storico direttore di Confcommercio Marche Nord, lascia la guida dell’associazione dopo quasi 40 anni. Varotti ha annunciato le sue dimissioni che saranno effettive a partire dal 1° dicembre. Ma non un addio definitivo.
Una scelta condivisa con il presidente Angelo Serra dopo un percorso professionale iniziato nel gennaio 1986 come vicedirettore di Confcommercio Pesaro e Urbino. Dopo 39 anni di impegno, Varotti continuerà a collaborare con l’associazione come propulsore degli Itinerari della bellezza che oggi conta 29 comuni rispetto ai 5 iniziali e referente per il turismo culturale anche grazie alla segreteria di Federalberghi.
Un’associazione che oggi conta 4.560 soci attuali. Tra le sue ideazioni anche la creazione dell’associazione dei ristoratori.
«Ho preso in mano una associazione di commercianti quasi 40 anni fa – spiega Varotti – e assieme ai presidenti e dirigenti l’abbiamo trasformata nella grande associazione che è oggi. Abbiamo potenziato il settore del turismo e quello dei ristoratori che prima non c’era ed è l’unica della provincia. Abbiamo creato tante iniziative e pensato gli Itinerari della bellezza, un progetto che ci sta dando tantissime soddisfazioni da un punto di vista turistico ed economico. Siamo partiti con 5 comuni che hanno affidato a Confcommercio l’incarico della promozione e ora sono 29. Ho raccolto tante soddisfazioni ma resterò nell’associazione per dare ancora il mio contributo».
Il vice direttore Agnese Trufelli da oggi è direttrice in attesa del rinnovo ufficiale.
Durante la sua gestione, Confcommercio ha anche aperto una nuova sede in strada Adriatica nel 1995 oltre alla ristrutturazione delle sedi di Fano, Urbino e Gabicce Mare. Varotti ha inoltre messo a terra fondamentali servizi per i soci, come il servizio credito e il servizio di formazione professionale (Formaconf), supportando le imprese locali anche nei momenti più critici. Tra questi la gestione del centro commerciale “Cubo”, nel centro storico di Pesaro nei locali ex Standa, e le sfide degli ultimi anni segnati dal Covid-19, che ha messo a dura prova il tessuto economico locale.