PESARO – Vietata l’apertura di take away nel cardo e decumano della città. «Si rafforza la linea della tutela e del decoro del patrimonio culturale della città» indicata nell’ultima bozza del Regolamento elaborato dall’Amministrazione e inviato stamattina a Regione e Sovrintendenza. A spiegarla, l’assessora all’Innovazione Francesca Frenquellucci: «L’obiettivo è invariato: preservare e potenziare la bellezza della città supportando un tessuto economico che favorisca la pulizia del selciato, e l’attivazione di servizi puntuali per i fruitori del centro».
Dunque il Comune vieta nuove aperture di tutti i take away in via Rossini, via San Francesco, via Branca e Corso XI Settembre. Un provvedimento che rafforza quanto è stato introdotto nei giorni scorsi e che non ha trovato tutti favorevoli.
«Ampliamo il divieto d’insediamento di nuove attività indicate dal codice Ateco 56.10.20 (“senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto”) di qualsiasi tipo, prodotti e piatti italiani compresi» precisa Frenquellucci.
Non sarà dunque possibile aprire nuove “attività di take away” ed “esercizi di rosticcerie, friggitorie, pizzerie a taglio eccetera” che non dispongono di posti a sedere in via Branca, Rossini, San Francesco e corso XI Settembre: «Gli assi principali del centro storico potranno accogliere solo ristoranti con servizio al tavolo. Un requisito fondamentale, quello di locali con posti a sedere, scelto perché comporta servizi obbligatori per i titolari, come l’obbligo di avere servizi igienici, e limita la produzione di rifiuti che possono disperdersi facilmente. Obblighi che favoriscono la tutela del centro, il suo viverlo sempre più come salotto “luminoso” della città».
Finalità che il Comune si pone, raccogliendo le indicazioni emerse dal confronto: «Siamo nella fase embrionale di un atto d’indirizzo che abbiamo condiviso da tempo sia con le associazioni di categoria, sia con i diversi portatori di interesse e cittadini intervenuti, a metà gennaio, agli Stati generali di MidTerm». L’atto di indirizzo, passerà al voto della giunta e all’analisi della Commissione consiliare.