PESARO – Riempita di botte, finisce in ospedale con le costole rotte. Un’altra storia di violenza eppure lei era restia a denunciarlo.
I poliziotti intervenuti le hanno fatto capire che avrebbe ricevuto una rete di protezione e l’hanno convinta a raccontare tutto.
Un rapporto violento perché lui, 30enne di Cattabrighe, è già pregiudicato per un reato simile. Un giovane conosciuto nell’ambito del consumo di droghe.
Sabato notte l’ennesimo litigio per gelosia. Lui, decisamente sopra le righe, si è avventato sulla donna, 44 anni, riempiendola di botte. Urla sentite anche dai vicini che hanno dato l’allarme.
Calci e pugni senza sosta tanto da rendere necessarie le cure al pronto soccorso. Qui i medici hanno visto quanto successo e la polizia ha iniziato a parlare con la donna vittima di violenza. Inizialmente era reticente, un muro di paura e preoccupazione. Ma i medici le hanno riscontrato costole rotte dichiarandola guaribile in 30 giorni. Troppo per un banale litigio. Così piano piano i poliziotti le hanno parlato facendole cambiare idea.
Lei si è convinta e ha raccontato tutto denunciando il compagno. I poliziotti sono andati a prenderlo. È scattato il codice rosso e l’uomo è finito in carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni.
La polizia raccomanda di denunciare situazioni di questo tipo prima che possa essere troppo tardi.
Pesaro, riempita di botte finisce in ospedale con le costole rotte: compagno in carcere
Il fatto è avvenuto dopo un litigio. Lei era restia a denunciare ma i poliziotti le hanno fatto capire che sarebbe stata protetta