Pesaro

Pesaro, violenza sessuale in centro. Frega (Silp Cgil): «Politica chieda compatta più forze dell’ordine»

Il sindacato di polizia dopo il caso della volenza sessuale in piazzale Matteotti: «Episodi inaccettabili, basta propaganda politica»

PESARO – Violenza sessuale in piazzale Matteotti, sul caso interviene il Silp Cgil, il sindacato di Polizia.
Il segretario provinciale Pierpaolo Frega puntualizza: «La premessa fondamentale è la solidarietà alla vittima dell’efferato episodio avvenuto in Piazza Matteotti. Sono episodi inaccettabili e che la risposta che deve dare la comunità, oltre lo sdegno e la rabbia iniziale, debba essere compatta senza riversare nella vicenda un qualsiasi sciacallaggio mediatico in cerca di visibilità. Anzi episodi simili devono compattare al di là delle visioni politiche, indiscutibilmente contrapposte, unendole in un unico indirizzo: comprendere che il problema non è più rinviabile e soprattutto evidente. Parlare di “Allarme sicurezza” in una città come Pesaro è sbagliato, quanto come dire che delle crepe nel tessuto sociale non esistano».

Frega precisa: «Non abbiamo una “malavita” che possiamo definire radicata, ma abbiamo chiari segnali di una difficile integrazione di intere fasce sociali di cittadini immigrati, regolari e non, abbiamo un preoccupante segnale di consumi di stupefacente e di superalcolici da parte dei giovanissimi, specie in età scolare, abbiamo problemi di emulazione da parte di adolescenti annoiati. Poi come tutte le città del mondo fenomeni predatori che vedono a volte furti in abitazioni più o meno eclatanti. Se vi fosse onestà intellettuale, essendo anni che rappresento il SILP CGIL, andando a ritroso negli anni, questa segreteria, anche con il supporto dell’attuale consigliere dell’opposizione Lanzi, abbiamo più volte segnalato la problematica della carenza degli organici nella nostra provincia, sollecitando quella volta uno, quell’altra volta l’altro schieramento politico, di sollevare la cortina di fumo che aleggiava sulla nostra realtà, stante numeri contenuti sui reati, che impedivano di fatto rinforzi cospicui delle forze dell’ordine sul territorio».

Il Silp chiude: «Chiariamoci francamente: la “sicurezza “ è materia elettorale, di visibilità, di propaganda. Mettere paura alle persone crea consenso e miete voti nelle urne. Ma alla luce dei fatti le forze dell’ordine resteranno sempre orfane di tutti i governi e figlie di tutte le opposizioni. Sarebbe facile dire: oggi al governo nazionale c’è il centro destra da tempo, cosa fa? Ma la risposta starebbe in quello che ha fatto il centro sinistra o i governi tecnici prima? Niente. Chiediamo quindi con il cuore nelle mani: comune, provincia, regione: sotterrate l’ascia di guerra se ne siete capaci, per una volta, l’unica, fate quello per cui siete chiamati a fare: “la politica” finalizzata al bene della collettività e non dei vostri obiettivi personali. Pesaro e la sua provincia nei prossimi 4 anni vedrebbero dimezzate le proprie capacità operative con i pensionamenti. Uscire con un documento unitario del comune di Pesaro, di Fano di Urbino sottolineando che il problema c’è esiste e rischia di divenire incontrollabile è così difficile da chiedere e realizzare? Non lo chiede il SILP CGIL, non lo chiedono i lavoratori delle forze dell’ordine: lo chiedono i cittadini».

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