PESARO – È già campagna elettorale. Fdi Pesaro tuona contro l’amministrazione sul tema della Capitale della Cultura.
«Prima l’annuncio che la Pizza Rossini (gratis) “sarà’ di certo ingrediente protagonista “di Pesaro 2024. Poi la sparata su Mancini a favore di Tamberi solo perché alla Vitrifrigo Arena non si è fatto sfuggire un selfie con il saltatore in occasione di una vittoria della Vuelle e attaccare la Regione va sempre bene.
A quando l’asticella o le scarpette da salto giganti di Tamberi in qualche piazza? Infine, la festicciola al Parco Trulla di Pantano – una specie di un compleanno triste – per terminare “Pesaro Capitale tra Borghi e quartieri’. Questo, in sintesi, il quadro di Pesaro città della cultura 2024: A dir poco imbarazzante».
Serena Boresta e Daniele Malandrino parlano di progamma. «Nella realizzazione assistiamo a una esclusione arbitraria di alcuni intellettuali e associazioni desiderose di offrire il proprio contributo al progetto. Nel contempo, numerose categorie ripetutamente insorgono per mancanza di informazioni non potendo programmare per tempo le loro azioni. Diverse associazioni sono state escluse per difficoltà di accesso e interlocuzione con la Fondazione Pescheria che è la sola che può decidere in merito alle iniziative 2024 e si guarda bene dal dialogare con altri. Molti intellettuali pesaresi da tempo si sono messi a disposizione ma ovviamente sono stati ignorati».
Ma c’è anche un tema fondi per la capitale della Cultura, gestiti dalla fondazione Pescheria.
«Ecco l’inutile Odissea che i rappresentanti di Fratelli d’Italia Pesaro hanno affrontato per cercare di confrontarsi con i rappresentanti di Fondazione Pescheria e del Comune per essere informati di quali fossero le regole per accedere a eventuali bandi, di come fossero distribuiti i fondi ricevuti (si parla di oltre 1,5 mln di euro) e di conoscere il programma, al fine di partecipare al progetto offrendo il proprio contributo.
Prima è stata presentata una interpellanza in Consiglio Comunale dal nostro consigliere Daniele Malandrino, alla quale l’Assessore alla Bellezza Daniele Vimini intervenuto dopo diverso tempo, non ha saputo fornire risposta. Poi è stata inviata anche una lettera, datata 22 maggio 2023, al Centro arti visive di Pesaro fondazione pescheria di cui Vimini è presidente, dove si formulavano tre quesiti: il dettagliato piano operativo per tale evento; il resoconto analitico di come verranno utilizzati i fondi disponibili; il dettaglio delle singole somme assegnate e i relativi beneficiari».
Gli esponenti Fdi però rilevano: «Anche in questo caso non è pervenuta nessuna risposta! – sono seguiti numerosi tentativi di contatti telefonici con la Fondazione per avere lumi al riguardo ma senza alcun esito. I fondi pubblici devono essere accessibili a tutti, i procedimenti di assegnazione trasparenti e le informazioni tempestive. Questa è una mancanza di esercizio democratico. Nella migliore delle ipotesi. Niente di quello che dovrebbe accadere in una città virtuosa accade a Pesaro e quindi il Sindaco offre la pizza alla plebe».