PESARO – Dopo il pestaggio al Campus di Pesaro, quando un gruppo di almeno sei extracomunitari ha aggredito due studenti, i ragazzi non vogliono essere etichettati come violenti.
Nella mattinata del 31 maggio in Prefettura, alla presenza dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della Polizia Locale, del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Filisetti, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Belloni e dei Dirigenti scolastici Biagini, Lisotti, Marinai, Rossini, il Prefetto di Pesaro e Urbino Tommaso Ricciardi ha incontrato gli esponenti della Consulta degli studenti e i rappresentanti degli istituti: liceo “Mamiani” Sara Pizzano, “Marconi” Arianna Primavera, tecnico “Bramante Genga” Camilla Gorini e professionale “Benelli” Richard Mazzanti.
Gli studenti hanno presentato un documento che illustra le problematiche riscontrate all’interno dell’area del “Campus” scolastico di Pesaro e le relative proposte risolutive. I ragazzi si rifiutano di essere identificati in una minoranza violenta e irresponsabile che non li rappresenta. Il Prefetto ha esaminato le proposte per la sicurezza e la riqualificazione di un’area fondamentale per la città di Pesaro, ha preso atto delle problematiche assumendosi l’impegno di collaborare con tutta la comunità scolastica e gli enti preposti per provvedere alla loro risoluzione, nell’ambito dei documenti protocollari già in vigore.
Il Prefetto ha infine confermato che nelle sedi opportune verranno proposti progetti operativi per garantire la sicurezza dell’intera area del “Campus” al fine di sostenere il processo educativo rivendicato dagli studenti.