PESARO – La truffa aveva portato nelle casse dei malviventi ben 27.800 euro. I carabinieri sono riusciti a risalire ai responsabili.
Lo scorso 31 marzo alla ricevitoria tabaccheria di Petriano (PU) era arrivata la chiamata di un finto addetto della Sisal.
L’incaricato al sistema di scommesse, slot e servizi a pagamento ha iniziato a spiegare alla titolare, una donna di 43 anni, che avrebbe dovuto effettuare degli aggiornamenti sui software dei macchinari. L’uomo ha iniziato a dettare una serie di codici da inserire nei sistemi. Poco dopo il sistema si è completamente bloccato.
Il giorno successivo la signora è stata immediatamente contattata dalla sua banca. L’istituto la informava che la Sisal chiedeva di rientrare di ben 27.800 euro di operazioni fatte. In pratica secondo il sistema quelli sarebbero stati i soldi che i clienti avrebbero dovuto versare per poi essere corrisposti alla Sisal. Tutti i codici richiesti non erano altro che operazioni per spillare i soldi alla ricevitoria.
I carabinieri sono riusciti a seguire il flusso di denaro e incastrare sei persone. Una donna campana di 35 anni e un ganese di 26 sono stati denunciati per truffa aggravata. Ma non è tutto, perchè i soldi sono stati spostati su altri quattro conti di persone di età tra i 30 e i 55 anni di Ariccia, Milano, Caltanisetta e Campania. Per loro la denuncia è per riciclaggio.
Qualche mese fa c’era stato un episodio simile a Isola del Piano e i carabinieri erano riusciti a denunciare i responsabili.