Pesaro

Piano casa, Biancani: «Si rischia il blocco degli interventi». Andreolli: «Demagogia, ampliamenti fino al 40%»

Botta e risposta tra il consigliere Pd e l'esponente Lega sul tema della legge per la riqualificazione edilizia

PESARO – Piano casa, materia di scontro politico. Botta e risposta tra il consigliere regionale Ps Andrea Biancani e il consigliere Lega Dario Andreolli.

Biancani sintetizza: «La Regione aveva promesso procedure rapide e contrasto al consumo di suolo, annunci che non corrispondono alla realtà. Si rischia il blocco degli interventi di riqualificazione edilizia, un settore già in difficoltà e importante per l’economia del territorio. Vietata la possibilità di piccoli ampliamenti in gran parte della città. “L’ex ‘Piano Casa” era un insieme di norme – spiega Biancani – che da un lato consentiva di ampliare la propria abitazione, anche in deroga al piano regolatore, ma dall’altro incentivava la riqualificazione complessiva, imponeva la messa a norma sismica e l’efficientamento energetico. Con la nuova legge urbanistica, di novembre 2023, la Regione ha invece reso tutto più complicato. Le modifiche più significative, oltre a prevedere una riduzione dell’ampliamento massimo, che passa dal 40% al 20%, comportano, soprattutto, l’allungamento dei tempi delle procedure di approvazione, l’aumento dei vincoli e dei pareri richiesti. Il progetto, infatti, oltre al parere dei tecnici del Comune, dovrà addirittura essere votato dal Consiglio Comunale, per riconoscerne persino l’interesse pubblico. Praticamente una vera e propria variante urbanistica. L’Accordo tra Regione e Ministero della Cultura esclude anche parte dei quartieri di Pantano, Tombaccia, Porto, Baia Flaminia, Soria, Loreto, Montegranaro e Muraglia. Impossibile anche nelle aree limitrofe ai Borghi». 

Andreolli smorza i toni: «Da Biancani solo demagogia. Il piano casa con ampliamenti del 40% non era più prorogabile e le attuali possibilità di ampliamento sono il massimo consentito dalla legge. La nuova legge urbanistica regionale è stata una scelta coraggiosa per cambiare la precedente legge vecchia di oltre trent’anni a cui Biancani ed il PD non hanno mai messo mano. Offensivo e deludente che un candidato a sindaco faccia una campagna elettorale non dicendo la verità ai concittadini con informazioni parziali».

Andreolli precisa: «La nuova legge regionale approvata dalla Giunta Acquaroli permetterà grazie ai nuovi PUG (Piani urbanistici generali) di reintrodurre ampliamenti del 40%, cosa vietata dalla precedente legge vecchia di 30 anni a cui la sinistra non ha mai messo mano. Le attuali norme transitorie che permettono ampliamenti del 20% sono il massimo possibile dalla legge nazionale vigente, visto che abbiamo un PPR (Piano Paesaggistico Regionale) fermo al 2006. Perché Biancani al posto che criticare non si assume le responsabilità nel dire che il suo partito, che ha governato ininterrottamente dal 2006 al 2020, non ha mai aggiornato il PPR? Le polemiche strumentali di Biancani basate su congetture, pregiudizi e sull’eccessiva ricerca di visibilità sono oggi del tutto fuori luogo e controproducenti».