Pesaro

Piano socio sanitario, Fulvi (Pd): «Per la provincia di Pesaro due ospedali con funzioni poco chiare»

La segretaria evidenzia: «Non si è capito cosa farà Fano, sarà un doppione che spingerà la gente a curarsi fuori?»

PESARO – Ospedali della provincia di Pesaro, il Pd Pesaro Urbino mette i puntini sulle “i” e attacca Fdi.

«Il precedente piano socio sanitario aveva le idee chiare – dichiara Rosetta Fulvi Segretaria provinciale PD – prevedeva l’Azienda Ospedaliera con un ospedale nuovo di oltre 600 posti tra Fano e Pesaro, l’ospedale di Fano per l’emergenza, l’ospedale di Urbino e quello di area disagiata di Pergola. Ora il nuovo piano sanitario della destra priva definitivamente il nostro territorio dell’Azienda Marche Nord e ripropone un ospedale nuovo a Pesaro (di neanche 400 posti letto), l’ospedale di Fano, di Urbino e di Pergola.

Sarebbe stato utile – continua Fulvi – se FdI avesse spiegato il perché del declassamento a cui vengono destinati l’ospedale di Fano, i medici e tutti gli operatori sanitari dal nuovo piano socio sanitario regionale della Giunta Acquaroli, approvato il 9 agosto. Situazione penalizzante sulla sanità che si estende a tutto il territorio della provincia di Pesaro e Urbino».

Poi il focus su Fano: «Cosa resterà nell’ospedale di Fano che è una struttura sanitaria di grande tradizione? Quali prestazioni rimarranno? Con quale personale visti gli inevitabili doppioni tra strutture? Quale qualità è possibile garantire senza investire risorse nella gestione?

Il piano della giunta Ceriscioli prevedeva che Fano avrebbe erogato le seguenti prestazioni: specialistica e diagnostica di alto livello. Quindi il Pronto Soccorso (con accettazione di tutti i codici colore – chirurgia d’urgenza H24), la Potes (postazione dell’emergenza territoriale), i reparti di Chirurgia, Medicina, Ortopedia, Terapia intensiva (rianimazione), la Medicina d’urgenza H24 (MURG). Inserite le attività chirurgiche specialistiche programmate (breast unit). Previsto il servizio dialisi e l’organizzazione anche di un DH oncologico in quanto presente il servizio anestesia a tutela e garanzia di eventuali complicanze. Garantite anche le attività di diagnostica per immagini (TAC, PMN, RX, Ecografie, ecc ) a supporto del Pronto Soccorso per pazienti interni ed esterni. La neurospichiatria infantile di carattere territoriale si sarebbe integrata con l’attività ospedaliera. Presenti anche la lungodegenza post-acuzie e la Riabilitazione. Mentre oggi nulla è chiaro.

Con il nuovo piano della destra che governa la Regione – precisa Fulvi – assistiamo alla penalizzazione del nostro territorio per logiche elettorali e la riesumazione della visione Ancona-centrica a scapito della nostra provincia. Avremo due piccoli ospedali con tanti doppioni, con l’evidente necessità di andare a curarsi fuori provincia e/o regione».