Pesaro

Pesaro, piazza dimezzata ma decisa contro il Dpcm: «Vogliamo lavorare, non accettiamo l’elemosina dello Stato»

Torna in piazza Umberto Carriera assieme ad altri ristoratori e imprenditori pesaresi penalizzati dalle chiusure governative. Ma Confcommercio e Horeca prendono le distanze

Umberto Carriera durante una precedente manifestazione di protesta

PESARO – Una piazza divisa, dimezzata. Ancora una manifestazione di ristoratori, gestori di palestre e locali penalizzati dall’ultimo Dpcm del Governo. In piazza del Popolo è tornato Umberto Carriera, uno dei ristoratori simbolo delle proteste, un personaggio finito alle cronache nazionali per aver aperto il suo locale dopo l’orario consentito. Con tanto di polizia che lo ha fatto chiudere. E per averci riprovato qualche giorno fa.

In piazza oggi erano circa un centinaio, non tantissimi perché un bella fetta di esercenti di Confcommercio e Horeca hanno preso le distanze da Carriera. Erano già scesi in piazza mercoledì scorso (28 ottobre) numerosi e torneranno a farlo nel fine settimana.

Davanti allo striscione libertà diversi esponenti delle categorie hanno preso la parola. Tra questi ovviamente Carriera. «Vogliamo lavorare per il nostro futuro, non vogliamo l’elemosina dello Stato. Un governo che non ha fatto nulla per affrontare questa prevedibile seconda ondata di Covid. Non incito alla disobbedienza ma abbiamo il diritto di lavorare dopo mesi di investimenti in protocolli e distanziamenti. La soluzione della chiusura è inaccettabile. Abbiamo un problema, sanitario ma anche economico e sociale. Vergogna».

La manifestazione in piazza del Popolo a Pesaro

Presente anche Giorgio, il ristoratore di Bologna che sabato ha aperto in segno di protesta ed è stato fatto chiudere immediatamente. «Vogliamo solo lavorare, il nostro è un segnale di protesta».

Una manifestazione pacifica, presidiata da carabinieri, polizia e digos.

Un evento da cui hanno preso le distanze i gruppi Horeca Pesaro, Associazione Ristoratori Pesaro e il gruppo #cosìprovatecivoi: «Avendo cercato e non trovato un’interlocuzione valida per poter manifestare con un obiettivo comune ci dissociamo dalla manifestazione di lunedì. Per questo motivo oggi i nostri dipendenti, le nostre famiglie, ed i nostri sostenitori non scenderanno in piazza. Continueremo la nostra protesta con le giuste modalità sabato 7 novembre dalle ore 18.30 in piazza del Popolo».