PESARO – Marco Mescolini è stato nominato, dal plenum del Consiglio superiore della magistratura, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro. Succede a Cristina Tedeschini oggi alla guida della procura minorile delle Marche. Il facente funzioni in questa fase è stata il sostituto procuratore Maria Letizia Fucci.
Mescolini, che attualmente era sostituto procuratore a Firenze, infatti è stato a capo della Procura di Reggio Emilia, ma a febbraio 2021 era stato trasferito per incompatibilità ambientale con il distretto emiliano-romagnolo.
Il consiglio di Stato ha poi annullato il provvedimento del Csm e successivamente lo stesso consiglio ha archiviato, a metà maggio scorso, il procedimento. Di qui il diritto al reintegro nelle funzioni per Mescolini in un ufficio analogo, dal momento che Reggio Emilia nel frattempo è stata assegnata a Gaetano Paci.
Come pm della Dda di Bologna, il romagnolo Mescolini aveva coordinato la maxi inchiesta di ‘Ndrangheta ‘Aemilia’. Era stato trasferito da Reggio Emilia a seguito di un procedimento aperto in seguito ad attacchi politici e in particolare ad un esposto presentato da quattro pm reggiane, dopo la pubblicazione delle chat con Luca Palamara. Ma la sentenza del Consiglio di Stato aveva rilevato l’insufficienza della motivazione della decisione, non risultando verificati l’effettiva perdita di fiducia nei confronti dell’operato del procuratore o un appannamento della sua immagine sull’intero territorio regionale. La vicenda, hanno scritto i giudici amministrativi, «si presta, piuttosto, a essere interpretata come una manovra nettamente politica di esponenti che avevano pensato di individuare nell’appellante un avversario, per così dire, politico». Anche Cgil, Cisl e Uil di Emilia Romagna e Reggio Emilia nell’occasione espressero piena solidarietà a Mescolini.