Pesaro

Dimensionamento scolastico nelle Marche, Fulvi (Pd): «Salvato Piandimeleto per ragioni politiche»

La segretaria provinciale pesarese: «Acquaroli e Biondi hanno preso in giro il territorio della provincia di Pesaro e Urbino»

Rosetta Fulvi
Rosetta Fulvi

PESARO – Dimensionamento scolastico, due pesi e due misure. È quanto sostiene Rosetta Fulvi, segretaria provinciale Pd. «È proprio vero: la Giunta Acquaroli ha perso la bussola, l’Assessora Biondi difendere l’indifendibile. Invece di riflettere su quello che insieme al Presidente Acquaroli hanno combinato contro il territorio della provincia di Pesaro e Urbino  parla di “chiarezza e responsabilità per il bene dei territori”. Ma di quale bene parla? Ha eseguito gli ordini di partito dai propri parlamentari che evidentemente governano anche la Regione. Ha portato il Piano in Commissione per poi cambiarlo come per magia nel pomeriggio senza informare. Ha salvato Piandimeleto per esigenze politiche e non certo educative, senza fare lo stesso per Apecchio».

Tanto che la Provincia di Pesaro ha deciso di ricorrere al Tar per contrastare la scelta. Le polemiche erano partite dal Presidente della Provincia Giuseppe Paolini e rintuzzate da tutto il Pd provinciale. L’assessore regionale Biondi aveva messo un freno, ma anche i sindacati avevano manifestato il dissenso.

Fulvi prosegue: «L’Assessora sa bene che la Provincia di Pesaro e Urbino ha già dato molto lo scorso anno negli accorpamenti scolastici a differenza del suo territorio e di quello del Presidente Acquaroli. Perché finge di non sapere? Ridicolo parlare in positivo dell’accorpamento tra Apecchio e Acqualagna. È evidente che la Biondi non conosce il territorio e che ha cattivi consiglieri. Fa quasi tenerezza una difesa senza argomenti che addirittura parla di strumentalizzazione politica da parte del Presidente della Provincia, ma di tutela dell’entroterra da parte della Giunta Acquaroli.

In realtà – conclude Fulvi – è proprio Acquaroli e la sua Assessora che stanno strumentalizzando le legittime proposte e proteste. Quando i Sindaci del territorio chiedevano di non accorpare Piandimeleto con Macerata Feltria non hanno avuto neanche un poco di attenzione. Ma è bastata la scorrettezza del Sindaco di Piandimeleto che in Consiglio provinciale pur manifestando contrarietà ha, comunque, difeso il Piano regionale per poi chiamare gli amici a Roma e chiedere un trattamento salvifico abbandonando il resto del territorio al destino tracciato sempre dai suoi amici di partito e coalizione. Un consiglio: andate a casa».

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