Pesaro

Urbino al voto: i candidati sindaco Crespini, Gambini e Scaramucci a confronto su sanità, rifiuti e turismo

I candidati sindaco hanno partecipato al confronto su Rossini Tv nel programma “Amministrando Verso le Elezioni 2024”

I candidati sindaco di Urbino, da sinistra, Maria Francesca Crespini, Maurizio Gambini, Federico Scaramucci su Rossini Tv

PESARO – Urbino al voto, i candidati sindaco hanno partecipato al confronto su Rossini Tv nel programma “Amministrando Verso le Elezioni 2024”. Progetti, proposte ma anche polemiche nelle risposte date al moderatore Antonio Astuti. Ecco com’è andata.
Francesca Maria Crespini della lista civica “Futura” ha sottolineato: «Vogliamo amministrare, non governare perché dobbiamo rendere partecipi i cittadini senza far calare dall’alto le scelte». Poi le domande: «Perché c’è l’amianto alla ex Osca di Canavaccio, perché abbiamo acquistato l’eco mostro del Megas che va abbattuto e perché ci sono quartieri degradati?». Sui trasporti Crespini ha insistito che «alcune frazioni non hanno il bus neppure a chiamata. Manca una viabilità verso Pesaro con una strada nuova e collegamenti con Roma». Sul turismo «mancano progetti per fare di questo settore un volano economico». Sulle presenze turistiche «siamo passati dal 7 al 12° nelle Marche, un dato chiaro». Quanto a Riceci «i delegati del sindaco hanno votato sì». Quanto alla sanità «la competenza è regionale, ma va esercitato un controllo. Istituiremo un comitato di monitoraggio sull’ospedale per far tornare alcune specialistiche e aprire una casa della salute. E’ il momento di cambiare e scegliere una lista civica scollegata dai lacciuoli della politica».

Maurizio Gambini, della lista Liberi per Cambiare appoggiato dal Centrodestra: «Abbiamo rivoluzionato la città in questi due mandati dopo 69 anni in cui il centrosinistra ha distrutto la città, ma c’è tanto ancora da fare». Poi una sferzata: «Qualcuno sta facendo una campagna elettorale cattiva: ci hanno dato dei fascisti, delle SS, a volte la campagna elettorale è trascesa». Sui temi Gambini ha insistito sul fatto che «Urbino ora è capoluogo, non più circondario di Pesaro». Poi la «ripartenza della Fano-Grosseto grazie al governo nazionale e regionale di centrodestra. Abbiamo avuto 50 milioni del Pnrr perché c’è stata una progettazione». Sui rifiuti «sì alla discarica, ma non a Riceci». Infine la sanità: «La Regione ha fatto un nuovo piano sanitario chiudendo Marche Nord. La colpa del Pd è di aver tolto a Urbino la presidenza dell’assemblea dei sindaci. L’atto aziendale verrà fatto senza coinvolgere i sindaci, Paolini non l’ha mai convocata».

Federico Scaramucci candidato sindaco del Pd con il Centrosinistra: «Ci sono -1700 residenti in meno, -20% di partite iva, -10% di presenze turistiche. Se la città fosse stata rivoluzionata, ci sarebbero stati dei +». Il candidato ha sottolineato: «Il trasporto pubblico, la viabilità e la sanità sono peggiorate. Perché la Regione non trova soldi per la città di Urbino? Senza servizi, collegamenti e lavoro le persone se ne vanno. Urbino capoluogo non porterà 1 euro». Sul turismo «contiamo 71 mila arrivi, sotto Grottammare, Civitanova, Recanati, città con meno potenzialità. Abbiamo 2785 posti letto, dovremmo produrre 1 milione di presenze, ne facciamo meno della metà: in questo settore non ci si crede abbastanza. Vogliamo cambiare passo». Su Riceci «secco no, però serve una gestione su rifiuti e gestione dell’acqua». Sulla sanità «vogliamo infermieri di comunità, abbiamo 12 medici di base: stiamo perdendo peso, dobbiamo chiedere più personale e rivendicare strutture». Infine: «Vogliamo dare sviluppo e programmazione».