PESARO – Scelta del candidato sindaco e polemiche. Il Pd di Pesaro non le manda a dire all’opposizione, in vista delle prossime elezioni amministrative di Pesaro.
«Una destra ostile e rancorosa quella pesarese, che non riesce ad accettare l’operatività di una giunta che agisce diversamente dalle loro visioni, che grazie all’impegno costante continua ad ottenere riconoscimenti nazionali ed internazionali e, nonostante le difficoltà pubbliche legate agli appalti, alle tempistiche pressanti dei fondi europei e alle gestioni amministrative di routine, riesce a non fermarsi e procede a ritmo serrato. Quotidianamente in maniera stucchevole, i gruppi di minoranza si manifestano pubblicamente sui quotidiani, social e anche direttamente in consiglio comunale, con l’ideologia dell’ostilità e del rancore, opportunamente populisti e mai propositivi, e sopravvivono solo agitando la bandiera dei perdenti e degli scontenti. Una destra che non perde mai occasione di attaccare Sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza anziché cercare relazioni, capace di presentare mozioni di sfiducia, interrogazioni a detta loro per “divertirsi” a stuzzicare e mettere in difficoltà anche gli uffici comunali veramente operosi e competenti».
Prosegue il Pd pesarese: «Tristemente assistiamo ad una continua vetrina editoriale giornaliera, di azioni screditanti, dita sempre puntate pronte alla critica in stampo populista, se non addirittura gioendo degli accidentali flop e schernendo iniziative di alto livello culturale che stanno ottenendo grande riconoscimento nazionale, come il ROF e UNESCO.
Le perfomance durante le ultime sedute del consiglio comunale, hanno messo in luce ai pesaresi il livello politico di un’opposizione che si rivela con tutte le sue debolezze a difesa dell’indifendibile, incapace per partito preso di riconoscere azioni virtuose del governo della città, che piaccia o meno è ancora a guida del Partito Democratico. Prendiamo atto che l’addendum di 100milioni per le opere compensative di Società autostrade, non sono per l’opposizione una vittoria, che poter fruire oggi di una Casa delle Tecnologie Emergenti non è una grande opportunità per le aziende del nostro tessuto economico, ammirare la Biosfera o poter utilizzare nuovamente l’Auditorium Scavolini dopo tante vicissitudini legate agli appalti pubblici, il veder riqualificato anche con un lavoro di qualità il Cavalcaferrovia De Sabbata, il Teatro Rossini e la Sala della Repubblica, così come l’imminente inaugurazione della circonvallazione Enrico Berlinguer , non sono una vittoria per tutti i pesaresi. A fine consiliatura, alla resa dei conti, porteranno in dote al candidato Sindaco del centrodestra, la cui scelta guarda caso non è ricaduta in nessuna figura politica consiliare, il frutto della loro triste ideologia del rancore e dell’ostilità che alcun giovamento ha portato in questo quinquennio a Pesaro, un triste biglietto da visita per chi si propone come alternativa al governo della città».