Pesaro

Polizia penitenziaria in protesta a Pesaro: «Chiediamo sicurezza, spesso torniamo a casa dopo un passaggio in infermeria»

Presidio degli agenti al carcere di Villa Fastiggi. Le sigle sindacali chiedono un nuovo direttore e un comandante titolare. «Subiamo continue e violente aggressioni. Vogliamo essere tutelati»

Il presidio al penitenziario di Pesaro

PESARO – Agenti di polizia penitenziaria in protesta. Sicurezza e ristrutturazioni le parole d’ordine dei sindacati. Ma anche un avvicendamento al vertice per ricominciare da capo.

Sappe, Osapp, Sinappe, Uilpa, Usppo, Fp Cgil, Fns Cisl, Coordinamento nazionale polizia penitenziaria denunciano una serie di criticità. Lo stato di agitazione è iniziato il 6 settembre con l’autoconsegna.

Il presidio al penitenziario di Pesaro

Gli agenti e sindacati parlano delle «continue e violente aggressioni e minacce nei confronti del Personale in servizio all’interno dei Reparti detentivi da parte di diversi detenuti; grave carenza di organico nel ruolo degli Agenti-Assistenti, dovuto soprattutto dall’assenza dal servizio per lunga degenza di circa 30 unità, in malattia per stati ansiosi e depressivi, segno di un grave e duraturo malessere diffuso tra tutto il personale. Tra i nodi la presenza di numerosi detenuti affetti da patologie psichiatriche rilevanti che l’Istituto Pesarese non è in grado di curare in quanto privo di figure professionali capaci e preparate ad affrontare determinate patologie psichiatriche. A stento l’Azienda Sanitaria Regionale riesce ad assicurare la presenza quotidiana del medico presso l’infermeria detenuti».

Alessandro Sconamiglio, segretario regionale Uspp, ha sottolineato a Villa Fastiggi: «Ci siamo autoconsegnati dopo l’orario di lavoro senza rientrare a casa. Dal 6 settembre siamo rimasti qui in protesta. I nostri familiari ci vedono rientrare sempre più provati e a volte anche dopo un passaggio in infermeria per le aggressioni. Il fallimento del sistema penitenziario è da imputare alla Politica nazionale e alla dirigenza del penitenziario di Pesaro. Il sistema è imploso e dobbiamo ricostruire il tutto».

Mauro Nichilo, vice segretario regionale Osapp ha parlato di «problemi igienico sanitari, servono ristrutturazioni perchè sono stati fatti lavori solo ai tetti. Le condizioni sono pessime, la caserma agenti ha stanze fatiscenti in cui piove dentro. La situazione drammatica, noi non ci fermeremo, vogliamo più sicurezza nell’istituto ed essere tutelati da una direzione presente».

I manifesti al penitenziario di Pesaro

I sindacati parlano di una «gestione fallimentare e inadeguata dell’Istituto dell’attuale Direttore che inevitabilmente ha ricadute negative e dirette all’interno delle varie Unità Operative e influisce in modo sfavorevole sul trattamento rieducativo di tutta la popolazione detenuta. Denunciamo le pessime condizioni strutturali ed igienico sanitarie in cui versa da sempre la Casa Circondariale di Pesaro e chiediamo un avvicendamento dell’attuale direttore dell’istituto e il rientro in sede del comandante titolare o assegnazione di un nuovo comandante di reparto».