Pesaro

Porto e lavori, Pesaro Svolta: «Oltre 11 milioni di interventi e presto il dragaggio»

Lanzi, Marchionni e Lonoce criticano Biancani: «Il centrosinistra aveva portato a casa 500 mila euro. Basta mistificare la realtà»

Marchionni, Lanzi, Lonoce

PESARO – Dragaggio e lavori al porto di Pesaro, il centrodestra non le manda a dire al candidato Andrea Biancani che ha criticato la mancanza del dragaggio e l’utilizzo dei fondi. Tema su cui il consigliere si è espresso più volte.

Marco Lanzi con Giulia Marchionni e Aurelio Lonoce candidati della civica Pesaro Svolta replicano: «Il clima di profonda collaborazione con l’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Centrale ci permette oggi di smascherare tutte le bugie che Biancani continua a proclamare nei suoi comizi. È evidente che le più basilari regole di bon-ton istituzionale in questi anni siano state disattese dall’amministrazione comunale che non è mai stata in grado di sostenere un dialogo costruttivo per la messa a terra di proposte che potessero essere il volano del nostro porto. D’altro canto, invece, è evidente la visione che l’Autorità di Sistema portuale sta portando avanti su Pesaro: il porto come luogo che moltiplica le potenzialità del territorio. In questo senso vale la pena smentire Biancani riportando la verità dei fatti: i carotaggi per la verifica dei sedimenti da dragare sono già stati completati e si è in attesa delle analisi di caratterizzazione dei fondali del porto».

I candidati proseguono: «Al termine di questa procedura, sulla base dei risultati prodotti, verranno valutati gli interventi più adeguati per procedere al dragaggio. È interesse dell’Autorità portuale garantire in primis la sicurezza per l’agibilità del porto stesso nelle sue molteplici attività. Quanto all’Adeguamento tecnico funzionale, Biancani dovrebbe sapere che il progetto è stato già inviato al Consiglio superiore dei Lavori Pubblici che sta valutando la proposta avanzata nel rispetto della normativa vigente. A nostro parere, chi si è dimenticato i progetti del porto nel cassetto non è stata certa l’Autorità di Sistema ma l’amministrazione comunale di cui Biancani stesso è stato Assessore».

Il trio chiude: «I continui disperati attacchi su quello che non si starebbe facendo per la città di Rossini sono smentiti dai fatti: basti ricordare che il duo Ricci-Biancani era riuscito a portare a casa, grazie ad un Governo “amico”, la miseria di 500 mila euro sui 20 milioni di euro destinati ai porti dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Centrale. Tutto ciò a fronte di risorse disponibili per la portualità nel Piano Nazionale Complementare al PNRR di oltre 2 miliardi e 800 milioni di euro. Solo lo 0,7% delle risorse disponibili contro gli investimenti per 165 milioni destinati al porto di Ravenna o gli oltre 400 milioni per Trieste. È grazie all’intervento del Presidente Acquaroli sui tavoli ministeriali e in sede di Conferenza delle Regioni, che oggi sono disponibili risorse per 156 milioni di euro. Otto volte tanto, di cui 11,5 milioni di euro per il porto di Pesaro, addirittura 23 volte quelli iniziali di Biancani & Co, per elettrificazione delle banchine e la vasca di colmata, che significa anche dragaggio. L’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Centrale ha il compito di mettere a terra queste risorse, secondo le procedure previste dalle norme, tanto da averle inserite nel proprio Programma triennale delle opere pubbliche. Diciamo quindi a Biancani di smetterla di mistificare la realtà e di ergersi a portatore di un cambio di passo che lui e Ricci, in anni di governo della città di Pesaro e della Regione, non sono riusciti a realizzare».

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