Pesaro

Porto Pesaro e autorizzazioni, Biancani: «No allo scaricabarile, pronto a rivolgermi al ministero»

Sul caso del Club Nautico «L’Autorità portuale non considera legittime le autorizzazioni rilasciate dalla Capitaneria»

PESARO – Club nautico e autorizzazioni, il sindaco di Pesaro dice no allo scaricabarile. È una risposta alle dichiarazioni dell’Autorità portuale . «Le istituzioni devono collaborare in modo leale, essendo sincere sulla situazione – ha ribadito il sindaco Andrea Biancani – Sappiamo tutti come stanno le cose. Non è il parere negativo del Comune, riguardante la non conformità degli interventi realizzati dal Club Nautico rispetto al Piano regolatore del Porto, a creare i problemi attuali di cui soffrono tutte le attività di quella zona. La non conformità di cui parla l’Autorità portuale era stata data in passato anche alla Capitaneria di Porto, negli anni in cui i provvedimenti facevano capo ad essa (dal 2004 al 2012) e quando ancora era l’ente competente al rilascio delle autorizzazioni legate ad interventi edilizi come ampliamento, trasformazione o piccole modifiche».

In passato, quindi, la Capitaneria di Porto, pur avendo avuto parere negativo da parte del Comune di Pesaro, aveva comunque rilasciato le relative autorizzazioni alle attività, compresi gli ampliamenti, seguendo anche il parere dell’avvocatura dello Stato. «La Capitaneria, infatti, non riteneva il parere del Comune vincolante al rilascio delle autorizzazioni – ha continuato Biancani -. Stessa cosa dovrebbe fare l’Autorità portuale che invece oggi richiede al Comune la conformità urbanistica di attività già rilasciate e che quindi vanno ritenute totalmente legittime, mettendo in discussione, dopo oltre 15 anni, le autorizzazioni date dalla Capitaneria che non considera più tali, facendo così emergere un conflitto di competenze. Ricordo, inoltre, che il Piano Regolatore del Porto di Pesaro non è mai stato modificato da quando sono state rilasciate tutte le autorizzazioni da parte della Capitaneria e che, dal 2018, la competenza di redigere un nuovo Piano è in mano all’Autorità portuale. Piano che attualmente è ancora in corso di definizione. In sua assenza richiedere la conformità su interventi già autorizzati, e quindi legittimati, è al quanto irrazionale e bizzarro».

È bene ricordare che Capitaneria e Autorità fanno capo allo stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quindi alla stessa norma di legge. «Le sentenze in corso hanno anche chiarito che tutte le autorizzazioni passate devono considerarsi legittime anche nei futuri procedimenti di rispettiva competenza – sottolinea Biancani -. Non capisco questo accanimento dell’Autorità portuale, un atteggiamento che crea danno a circa 15 delle attività presenti nella zona».

Il sindaco Biancani rimane comunque aperto al dialogo: «Invito nuovamente l’Autorità a trovare una soluzione al problema che lei stessa ha creato aprendo il tema, che dal mio punto di vista non andava nemmeno menzionato. Il Comune resta a disposizione per qualsiasi incontro, nello spirito di leale collaborazione tra le istituzioni. Il mio compito – precisa il sindaco – è anche quello di difendere i diritti degli operatori del Porto che, secondo i miei uffici e la Capitaneria, sono acquisiti».

Se la situazione non incontrerà risoluzione positiva «sarò costretto a contattare Ministro, Ministero e Ammiraglio delle capitanerie per mostrare la presenza di un conflitto burocratico di competenze».