PESARO – Il Porto di Pesaro avrà la sua vasca di colmata. Lo ha annunciato l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici Francesco Baldelli, nel corso dei lavori dell’Assemblea Legislativa Regionale dove ha approfondito il tema dei lavori che interessano i Porti marchigiani. «Dopo anni di parole al vento trovati i fondi per complessivi 11,5 milioni di euro – ha proseguito l’assessore Baldelli -, un risultato ottenuto nel novembre del 2021 grazie al gioco di squadra guidato dall’assessorato alle Infrastrutture della Regione Marche, insieme al Ministero e alla Conferenza delle Regioni. Gli iniziali 20 milioni di fondi PNRR destinati all’Autorità Portuale del Mare Adriatico Centrale, sono stati ottuplicati, diventando 156,2, di cui ben 92 per il Porto di Ancona ed i porti marchigiani, tra cui gli 11,5 destinati a Pesaro per la realizzazione della vasca di colmata e l’elettrificazione delle banchine. Abbiamo recuperato risorse e soprattutto anni di ritardi per la l’avvio di opere che produrranno benefici enormi per le attività turistiche e commerciali di Pesaro e dell’intera regione».
La vasca di colmata è una struttura fondamentale e preliminare alle operazioni di dragaggio che porteranno la profondità del porto a -5 metri, misura adeguata per un’infrastruttura che deve poter scaricare a terra tutte le sue enormi potenzialità. Successivamente alla sua realizzazione, sarà possibile depositare, in maniera veloce ed economica, la sabbia rimossa nel dragaggio, senza creare problemi per la sua collocazione. Le sabbie di classe A, infatti, saranno riutilizzate, come previsto dalla normativa, per il ripascimento delle spiagge, mentre la sabbia di classe C andrà nella vasca di colmata. Per quella di classe B, Regione Marche e ISPRA, organo tecnico del Ministero dell’Ambiente, hanno già individuato le macroaree a 3 miglia nautiche tra Fano e Senigallia, tra 15 e 18 metri di profondità: il passo successivo sarà quello di effettuare la cosiddetta caratterizzazione, l’analisi chimica e fisica dei fondali per comprendere se siano idonei ad ospitare il materiale da riversare. Verranno inoltre avviate le valutazioni necessarie affinché la manutenzione dei fondali venga fatta con frequenza regolare.
«La Regione ha già predisposto il progetto preliminare di una vasca da 350mila metri cubi e 40mila metri quadri di superficie, che sarà collocata tra il molo di sottoflutto e la foce del fiume Foglia. Il Porto di Pesaro potrà rivivere gli antichi fasti di un’infrastruttura che, in passato, ospitava yacht sopra i 60 metri e nel 1982, addirittura, è stata il palcoscenico del varo di Azzurra, la prima barca italiana a partecipare alla Coppa America. Siamo certi che l’ADSP, che ha competenza sulla realizzazione degli interventi, cercherà di mettere a terra, il prima possibile, questa risorse».
Infine, relativamente alla elettrificazione delle banchine (cold ironing) del porto di Pesaro, per un totale di 500mila euro, l’AdSP ha sottoscritto con il MIMS un accordo procedimentale, con cui si è impegnata alla ultimazione e collaudo delle opere ammesse al finanziamento entro il termine massimo del 30 giugno 2026. Attualmente è in corso di affidamento la progettazione degli interventi programmati. «Grazie a questi lavori – ha concluso l’assessore Baldelli – il Porto di Pesaro e gli altri porti assumeranno una veste del tutto nuova».