Pesaro

Povertà, Biancani e Pandolfi: «Pesaro aumenta di 127mila euro le risorse per le persone in difficoltà»

Entro il mese il via ai lavori della “Stazione di Posta”, un locale nei pressi della stazione per l'accoglienza di senzatetto e non solo

Il sindaco Biancani e l'assessore Pandolfi
Il sindaco Biancani e l'assessore Pandolfi

PESARO – Povertà, il Comune di Pesaro aumenta di 127.043€ le risorse per i servizi dedicati alle persone fragili.

«Continuiamo a mantenere quelli esistenti, ampliandoli con dei nuovi e innovativi, nonostante i minori trasferimenti del Governo centrale e la diminuzione di risorse da parte della Regione Marche» spiegano il sindaco Andrea Biancani e l’assessore alle Politiche sociali Luca Pandolfi che fanno il punto sui fondi impegnati per gli interventi, in particolare quelli per i cittadini in condizioni di povertà, per le nuove fasce di fragilità economica e per quelle a rischio di esclusione sociale.

«Nel 2024 abbiamo destinato all’intero Servizio, un totale di 6.055.436 euro» spiegano sindaco e assessore. Di questi, il 32% circa sono per servizi per minori e famiglie; il 40% è destinato al sostegno delle persone con disabilità; l’8% ai servizi per anziani; il 20% per quelli rivolti a soggetti a rischio di esclusione sociale. «Di contro – continuano Biancani e Pandolfi – i tagli del Governo centrale e quelli della Regione sono costati, nell’ultimo anno, 95.267€. Siamo riusciti a compensare questa importante diminuzione con sforzi “interni” del Comune. Sforzi che stanno cercando di reggere l’urto di sforbiciate continue che stiamo subendo dal 2022 e che negli ultimi due anni sono costate il 18,73% delle risorse per il nostro Comune».

Tra queste, sindaco e assessore citano quelle del Fondo morosità incolpevole e il Fondo affitti (L431/98), «che hanno fatto mancare 621.712€ per il sostegno alle locazioni, di cui usufruivano nel 2022 più di 1.100 cittadini nel pesarese. Tagli irresponsabili al sostegno abitativo fatti in un contesto generale di emergenza. Un tema che il Comune continua ad affrontare insieme agli attori del Patto dell’abitare e dei suoi tavoli di confronto (anche a fine mese, faremo un aggiornamento sulla “situazione casa” nel territorio)».

In questo contesto di tagli, nel 2024 il Comune ha riconfermato il Fondo anticrisi da 300.000€ che ha dimezzato la Tari alle famiglie che rientravano nei requisiti e per il quale sono state presentate 1.274 domande. Inoltre sono stati erogati, a 184 pesaresi, in linea con gli anni precedenti, 266.126€ di contributi per assistenza a persone in difficoltà economica; di questi circa l’80% è andato a interventi legati ad affitto, sfratto e per il pagamento delle utenze, a riprova di come il ‘tema dell’abitare’ sia prioritario per l’Amministrazione».

Biancani e Pandolfi ricordano inoltre che «l’attività degli ultimi 3 anni a sostegno dei cittadini in difficoltà economica non si è esaurita con l’erogazione di contributi ma, grazie al lavoro del personale degli uffici, anche nel potenziamento di progetti in essere (come “Protezione freddo”) e nell’elaborazione di nuovi, collegati alle opportunità date dai bandi europei, come il NU.VE, l’Osservatorio Povertà e gli interventi del PNRR Sociale che questo mese ci permetteranno di avviare il cantiere da 1 milione di euro della “Stazione di Posta”:  inizieranno i lavori della struttura nei pressi della stazione ferroviaria fatti per razionalizzare e potenziare i servizi ora dislocati in maniera non organica sul territorio».

PNRR POVERTÀ
Il Comune di Pesaro, capofila dell’Ats1, ha intercettato 3.056.500€ di finanziamenti del PNRR Sociale; di questi 1.800.000€ sono per progetti contro la povertà. È qui che rientra quello della “Stazione di posta”, finanziamento da 1.090.000€ il cui cantiere prenderà il via entro il mese in corso. I lavori della struttura collocata nei pressi della stazione ferroviaria prevedono di razionalizzare e potenziare i servizi ora dislocati in maniera non organica sul territorio (front office, fermoposta, psicoterapia, ambulatorio medico, servizio docce e limitata accoglienza notturna in collegamento ai servizi di housing). Il centro sarà dotato di un servizio legale-amministrativo per l’accesso ai servizi anagrafici, sociali, sanitari e di collocamento al lavoro del territorio provinciale.

SENZA FISSA DIMORA
Il Comune di Pesaro, coerentemente con il modello sociale del territorio, ha adottato un approccio per tentare di rispondere ai bisogni di chi vive in situazione di estrema difficoltà, concentrandosi su interventi mirati e personalizzati, privilegiando un approccio che valorizzi la dignità e il rispetto della persona e la reintegrazione nella comunità, sapendo bene quanto questo percorso sia complesso e parta dalla volontà e consapevolezza delle persone coinvolte. Si tratta di cittadini con bisogni complessi, che si manifestano per natura socio-sanitaria (problematiche di salute mentale o legate all’uso di sostanze stupefacenti o alcool). Necessitando di un intervento integrato con le Forze dell’Ordine e con la Sanità, il Comune ha istituito il NU.V.E., tavolo di lavoro per valutare il percorso più rispondente alla tutela e all’aiuto delle persone.

UN PASTO AL GIORNO
In co-progettazione con Fondazione Caritas Pesaro, assicura il diritto ad un pasto completo a persone o nuclei familiari in condizione di povertà estrema o fragilità sociale, anche senza fissa dimora. Da gennaio a giugno 2024, dai dati forniti dalla Fondazione Caritas Pesaro, risultano abbiano usufruito del servizio mensa 237 persone, di queste, il 43% lo hanno fatto per la prima volta mentre il 37% sono ‘ricorrenti’.

OSSERVATORIO POVERTÀ PESARO
Nato nel 2022 per analizzare il fenomeno nel territorio, indagarne processi e cause, adottare strumenti per costruire un sistema di valutazione dell’efficacia degli interventi. Frutto della collaborazione tra Ambito Territoriale Sociale 1, Comune di Pesaro, Caritas diocesana di Pesaro e Dipartimento di Economia Società Politica dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, oggi si avvale del contributo di altri soggetti presenti sul territorio.

UN RIPARO PER TUTTI
Il progetto, nato nel 2019, garantiva l’accoglienza notturna per un massimo di 3 notti nei soli mesi invernali alle persone “senza fissa dimora” intercettate sul territorio comunale. Si rivolgeva a persone che vivono in condizioni di povertà estrema, per i quali il disagio abitativo è solo un aspetto di una situazione di difficoltà più complessa. Dal 2023 il progetto che in precedenza accoglieva 45 persone circa nei mesi invernali, è stato potenziato ed esteso all’intero anno. In co-progettazione con Città della Gioia e Caritas, che individuano le strutture e forniscono il preparatissimo personale sul campo, nel prossimo futuro potrebbe essere esteso territorialmente.