Pesaro

Povertà estrema, Comune di Pesaro, Caritas e Cri scendono in campo per aiutare gli invisibili 

L’assessore Pandolfi ha presentato il progetto che ha ottenuto il finanziamento di 197mila euro: «Integriamo i servizi per risposte più immediate»

Palma, Turla, Pandolfi, Drago

PESARO – Povertà estreme, un nuovo servizio nel comune di Pesaro.

«Integrare i servizi e dare risposte ancor più immediate ed efficaci nel contrasto alla povertà estrema», così l’assessore alla Solidarietà Luca Pandolfi, presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1, ha presentato l’obiettivo di Prins, progetto del Comune di Pesaro che ha ottenuto 196.999,60€ del contributo React-EU (fondi europei e ministeriali) e che coinvolgerà Caritas e il comitato di Pesaro di Croce Rossa Italiana per attivare un Centro servizi per il contrasto alla povertà estrema e marginalità. Uno “sportello diffuso” rivolto, in particolare, ai senza fissa dimora: «Collegherà uffici e attività già presenti, distanti pochi metri e raggiungibili tra loro in pochi minuti. L’obiettivo è creare una regia unitaria di accoglienza, accesso e fornitura di servizi per coordinare le azioni e mettere in rete le informazioni e le buone prassi» ha spiegato Pandolfi.  

L’Amministrazione ha scelto di candidare al bando React-EU il progetto del Centro servizi “integrato” «perché unico settore su cui non si era già intervenuti – ha spiegato Roberto Drago, coordinatore Ats1 -; è infatti già operativo il Pronto intervento sociale (da febbraio 2022, è un numero telefonico dedicato, attivo negli orari di chiusura dei servizi sociali, a disposizione di forze dell’ordine, ndr) e prossimamente verrà realizzata la stazione di posta nelle vicinanze della ferrovia. Con il Centro servizi accoglieremo al meglio le persone in grave difficoltà economica e costruiremo una stretta sinergia tra i soggetti del settore». 

Compagni di viaggio dell’Amministrazione del percorso coordinato di Prins, saranno Caritas e CRI. La prima, a cui sono destinati 126.365€ dei 197mila euro di finanziamento ottenuti, potenzierà e integrerà nel sistema: il servizio di front office (via Passeri 98) per accoglienza, ascolto e orientamento ai servizi essenziali; la presa in carico e il case-management; il servizio di primo screening sociosanitario (via Mazzini 75); il supporto psicologico; il servizio mensa (via del Teatro 26); il servizio di limitata accoglienza notturna; la distribuzione di generi alimentari. «Azioni prevalentemente diurne – ha sottolineato Maria Teresa Turla, Caritas Pesaro – che si inseriscono nella nostra mission, quella di un welfare inteso come “comunità che si prende cura di ciascuno”. Il Centro servizi sarà proprio questo: una gestione collettiva di servizi per rispondere alla povertà estrema e all’estrema marginalità; con un’attenzione speciale alla prevenzione». 

Il comitato di Pesaro di CRI, si occuperà invece: della gestione del servizio lavanderia, del supporto amministrativo all’Ats1, del monitoraggio e del supporto itinerante, dell’accesso alla residenza anagrafica e al fermo posta all’utenza senza fissa dimora. «Gli operatori delle “Unità di strada” – ha aggiunto Stefano Palma, responsabile progetto per CRI – cercano di dare risposte ai bisogni primari e svolgono un’importante ruolo di sentinella incontrando le persone senza fissa dimora. Con Prins, li aiuteranno anche ad accedere a quei servizi solitamente attivabili tramite un’identità digitale. Abbiamo infatti pensato di dotare gli operatori di tablet con connessione per dare assistenza e know how alle persone incontrate nel territorio. Nei giorni di apertura del servizio lavanderia (2 a settimana su prenotazione tramite lo sportello di ascolto Caritas) gli operatori saranno a disposizione degli utenti per supportarli nell’uso delle macchine e per creare un contatto, nel tempo di attesa del lavaggio, utile a dare informazioni e supporto».