PESARO – La battaglia dei lavoratori somministrati Randstand, prima in forze all’Area Vasta 1 e dal 31 dicembre in forze presso AST 1 di Pesaro e Urbino, è arrivata in Regione.
Si è svolto infatti un incontro alla Regione Marche con il presidente Francesco Acquaroli, i sindacati e una delegazione di lavoratori.
Nidil Cgil di Pesaro parla di un «incontro proficuo in cui abbiamo affrontato sia la questione della cosiddetta “premialità Covid” che quella del futuro dei lavoratori all’interno della sanità nella riorganizzazione tra Asur – della Marche Area Vasta 1 e Marche Nord.
Sulla premialità Covid, l’Amministrazione regionale ha riconosciuto che in passato c’è stato un errore di comunicazione al Ministero della Salute che ha portato a questa mancanza e si è presa l’impegno di trovare una soluzione, di concerto con l’Azienda sanitaria e l’Agenzia per il lavoro, al fine di compensare questa perdita economica subita dai lavoratori».
Per quanto riguarda l’organizzazione della sanità l’Ente ha ribadito la «volontà di innalzare il tetto di spesa per il personale (in accordo con il dicastero), anche se in sede di legge di Bilancio, la proposta è stata bocciata dal ministero dell’Economia, bloccando di fatto, sempre secondo l’amministrazione regionale, le nuove assunzioni tramite concorso. Siamo riusciti a ottenere gli elementi per integrare il dibattito e chiedere al presidente della Commissione Sanità regionale Nicola Baiocchi di concentrare le verifiche sul tetto della spesa del personale che nella nostra provincia non ci risulta utilizzato appieno».
Il sindacato chiude: «Siamo soddisfatti del lavoro svolto finora e continueremo ad essere aperti al confronto, al dialogo e a vigilare sull’evoluzione della vicenda. Al termine dell’incontro con il presidente Acquaroli, abbiamo assunto l’impegno di continuare il confronto e di discutere al più presto anche con la direzione della Ast provinciale».