Pesaro

Premialità covid, Nidil Cgil Pesaro: «Oltre 30 lavoratori senza nulla, sit in davanti alla Regione»

Il sindacato: «Ci sono lavoratori di serie A assunti dall’Ast e di serie B assunti tramite le agenzie del lavoro»

Immagine di repertorio

PESARO – La battaglia dei somministrati Randstand, prima in forze presso ASUR Area Vasta 1 e dal 31 dicembre in forze presso AST 1 di Pesaro e Urbino, torna in Regione.

Il Nidil Cgil annuncia un presidio in Regione. «Durante la pandemia abbiamo sentito paragonare i lavoratori della sanità a degli angeli più volte, e ovviamente non possiamo che concordare con questa cosa. Il problema però è quando dalle parole non si passa ai fatti, perché nelle Marche, nella Provincia di Pesaro e Urbino, ancora ci sono dei lavoratori di Serie A, quelli assunti direttamente da AST, e dei lavoratori di Serie B, quelli assunti tramite le Agenzie per il Lavoro. Visto che tutti hanno affrontato l’emergenza in egual modo il Ministero ha deciso di premiare tutti i lavoratori, anche i somministrati, con la cosiddetta “premialità covid”, un contributo economico per i lavoratori in forze al 1° maggio 2021 nell’ambito della sanità».

Secondo i dati nelle Marche ne risultavano solo 7 di questi lavoratori ma per il sindacato ne risultavano essere almeno 30 da quasi un decennio. Persino Randstand ci ha confermato che al 1 maggio 2021 i lavoratori in forze erano ben 39.

«Dopo mille proclami con l’Azienda sanitaria ed il Ministero il 12 luglio abbiamo deciso di presentare una interrogazione in consiglio regionale, grazie alla consigliera del nostro territorio Micaela Vitri (PD), e lì si è svelato l’arcano. Martedì l’Assessore regionale alla sanità Saltamartini ha ripetuto almeno 3/4 volte, nei 5 minuti che aveva a disposizione, che i lavoratori in somministrazione erano solamente 7. Ad oggi la riforma della sanità è appena iniziata e della premialità covid i lavoratori non ne hanno vista neanche l’ombra. Per questo motivo abbiamo deciso di tornare alla carica. Martedì 17 sempre in consiglio regionale, sono state presentate due interrogazioni, la n° 643 della consigliera Ruggeri (M5S) e la n° 650 con prima firma della consigliera Vitri (PD). Vogliamo vedere se questa volta l’Assessore confermerà la posizione sui 7 lavoratori in somministrazione nella sanità al 1 maggio 2021 o se si sarà informato meglio. Noi come NIdiL CGIL, categoria che tutela e rappresenta i somministrati, insieme ai lavoratori saremo presenti in presidio, sempre aperti ad un dialogo e a confronto con l’amministrazione regionale per risolvere questa questione».