FURLO – Un esempio di inclusione e accessibilità per tutti, premiati i “Belfortissimi in Cammino”. I cinque ragazzi di Belforte all’Isauro tra giugno e luglio hanno compiuto il “Cammino di Santiago”, con la presenza tra loro di un giovane con disabilità che ha utilizzato la Joelette (speciale carrozzina monoruota da fuoristrada) condotta dagli amici.
Sono stati premiati sul palco del Teatro Conti di Acqualagna assieme a istituzioni, realtà associative del territorio, mondo economico ed imprenditoriale.
«È necessario un cambio di prospettiva – ha spiegato Maurizio Bartoli direttore della Riserva naturale statale “Gola del Furlo” -, attraverso progetti che possano contribuire in modo più incisivo a costruire un territorio accogliente e un tempo libero di qualità alla portata di tutti, considerando l’accessibilità non in un’ottica assistenziale, ma come fattore che riguarda tutti: la mamma con la carrozzina, la persona anziana, il giovane infortunato, tante persone per le quali è più comodo ad esempio usare lo scivolo invece delle scale, o tante situazioni in cui si ci può trovare anche temporaneamente». Il tutto prendendo come esempio proprio i “Belfortissimi in Cammino” ed i valori di solidarietà, determinazione, impegno, lavoro di squadra, che hanno accompagnato la loro impresa, anche grazie ad una rete territoriale efficace e positiva.
«I Belfortissimi – ha detto il presidente della Provincia Giuseppe Paolini – hanno dimostrato che l’impossibile diventa possibile, l’importante è avere un progetto e una meta e tutto diventa realizzabile». I ragazzi sono stati omaggiati da Paolini con un’opera dell’artista Leonardo Nobili e da Bartoli con una stampa dell’artista Ferruccio Cucchiarini realizzata per il ventennale dell’area protetta, donando a loro volta l’emozionante video del loro viaggio accompagnato da immagini fotografiche.
Il doppio appuntamento, promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con il Comune di Acqualagna nell’ambito della 56esima “Fiera nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna”, ha visto i “Belfortissimi” partecipare sia alla passeggiata accessibile tra le meraviglie della Gola del Furlo insieme alla guida specializzata in accompagnamento inclusivo Simona Sampaolo, al direttore della Riserva del Furlo Maurizio Bartoli ed al sindaco di Belforte all’Isauro Pier Paolo Pagliardini (con la presenza della Joelette del Furlo condotta da rappresentanti della Sezione Montefeltro del Cai, di tandem messi a disposizione dall’Unione italiana ciechi ed ipovedenti e di biciclette adattate a persone con disabilità, fornite dal tour operator ‘Marche and Bike’), sia al Teatro Conti di Acqualagna dove hanno raccontato la loro esperienza, mostrando il video della loro avventura.
Qui, moderati dal direttore della Riserva del Furlo Maurizio Bartoli, sono intervenuti il presidente della Provincia Giuseppe Paolini, i sindaci di Acqualagna Luca Lisi e di Belforte all’Isauro Pier Paolo Pagliardini, Simona Sampaolo della Riserva naturale statale “Gola del Furlo” e la presidente provinciale dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti Maria Mencarini che hanno illustrato una serie di idee per valorizzare il territorio in senso inclusivo sui versanti natura, cultura, sport, arte, enogastronomia, storia, archeologia e tanto altro ancora, con conclusioni a cura del presidente dell’associazione “Piattaforma Solidale” Massimo Domenicucci, che ha condiviso il progetto della Provincia e la necessità di fare “rete”. Tra le realtà associative che hanno aderito all’iniziativa, anche l’associazione nazionale mutilati e invalidi civili (Anmic) sede provinciale di Pesaro e l’associazione di genitori con figli per l’inclusione (Agfi) di Fano.
«Il salto di qualità che la Riserva del Furlo intende fare – ha spiegato Maurizio Bartoli – è quello di creare sul territorio opportunità di formazione e scambi culturali a livello nazionale su tematiche di forte attualità, tra cui accessibilità, educazione alla sostenibilità, biodiversità, costruendo un territorio veramente accogliente e valorizzando le comunità locali. Fondamentale in tutto questo è il coinvolgimento dei giovani, che hanno un potenziale che va valorizzato, coltivato e incanalato nella costruzione di buone pratiche. I giovani possono avere un ruolo nella formazione di altri giovani, nella cura e valorizzazione del territorio e nella costruzione di iniziative. Per questo abbiamo pensato di promuovere, tra i progetti per il 2022, anche un ‘Festival della Gioventù».