Pesaro

Profughi dall’Ucraina, la Prefettura di Pesaro individua i primi 80 alloggi per l’accoglienza

Vertice per l'emergenza umanitaria, diversi comuni hanno elencato le possibili soluzioni per ospitare chi scappa dalla guerra

La prefettura di Pesaro
La prefettura di Pesaro

PESARO – Profughi dall’Ucraina, i primi 80 alloggi per garantire l’accoglienza a chi scappa dalla guerra.

Nella mattinata odierna del 2 marzo si è tenuta in Prefettura di Pesaro e Urbino una riunione convocata dal Prefetto Tommaso Ricciardi, per effettuare una ricognizione delle disponibilità per l’accoglienza dei profughi in arrivo dall’Ucraina e per valutare le possibili misure di intervento per far fronte all’emergenza umanitaria in corso.

Erano presenti i rappresentanti dei Comuni della provincia di maggiori dimensioni (Pesaro, Urbino, Fano, Vallefoglia, Mondolfo, Colli al Metauro, Fossombrone, Cagli e Fermignano) ed il Dirigente dell’Ufficio Immigrazione della locale
Questura.

Nel corso dell’incontro i rappresentanti dei Comuni intervenuti hanno manifestato la disponibilità di reperire alloggi per l’accoglienza oltre a quelli individuati dalla Prefettura pari a circa 80 unità. Al riguardo è stata evidenziata la necessità che i cittadini ucraini che sono già ospitati presso parenti e/o conoscenti siano segnalati tempestivamente alle competenti Autorità di Pubblica sicurezza, anche per quanto riguarda gli aspetti sanitari collegati all’emergenza da Covid-19. E’ stata infine rappresentata la questione relativa alla gestione delle offerte di aiuto di beni materiali e/o denaro da parte di numerosi cittadini. A tal proposito il Prefetto ha comunicato che, per coordinare e veicolarne la consegna, verranno interessati i referenti della Croce Rossa italiana. Al termine della riunione il Prefetto ha riferito che i Comuni non convocati nell’incontro verranno informati in merito alle modalità di gestione dei migranti ucraini che saranno eventualmente ospitati presso quei territori.

A tal proposito il Comune di Pesaro si dice «pronto ad ospitare i rifugiati ucraini, attivando centri di accoglienza straordinaria. Ma occorre che vengano stabilite delle linee operative regionali per fornire assistenza sanitaria e creare una rete di protezione, per ridurre il rischio di eventuali focolai causati dal Covid-19». L’assessore con delega all’Immigrazione e alla Salute Heidi Morotti fa il punto al termine della riunione di questa mattina in Prefettura sul tema dell’accoglienza dei cittadini ucraini, alla quale hanno preso parte anche l’assessore alla Solidarietà Luca Pandolfi e all’Operatività Enzo Belloni.  «L’obiettivo è quello di evitare un’emergenza nell’emergenza, accrescendo problematiche legate alla pandemia, ora in fase di controllo», ha continuato Morotti plaudendo all’iniziativa di Asur e medici pediatri che li vedrà impegnati nell’assistenza dei piccoli rifugiati. «Necessario coordinarsi su operazioni di prevenzione, come tamponi e eventuale somministrazione di vaccino».   

«Ringraziamo i cittadini che si stanno interessando in maniera autonoma dell’accoglienza dei profughi, ma ricordiamo l’importanza di censire in Questura tutti coloro che arrivano nel nostro territorio. Occorre avere consapevolezza di quante persone vengono accolte, per assisterli e preparare un percorso per sostenerli».  

SOS Ucraina, attiva la linea diretta per coordinare gli aiuti. «Da oggi – ricordano gli assessori Pandolfi e Belloni – è attivo il servizio del Comune di Pesaro per ricevere informazioni e dare la disponibilità a sostenere la popolazione ucraina. Dal lunedì al sabato  dalle 9 alle 11 e dalle 17 alle 19, i cittadini potranno chiamare il numero di telefono 0721/387616 o inviare una mail a protezione.2@comune.pesaro.pu.it, per avere notizie sulle azioni messe in campo. Un servizio utile per coordinare la grande macchina operativa della solidarietà, in collaborazione con il comitato di Pesaro della Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Caritas».