PESARO – Bodyshaming, progetti nelle scuole per educare i giovani. Approvato in Consiglio comunale l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Mattioli, Blasi G., Vanzolini, Sperindei, Murgia, Nobili e A. Marchionni A. per «inserire, nei progetti già istituti nelle scuole secondarie pesaresi, anche il contrasto al fenomeno del Body shaming» come illustrato dalla consigliera Guendalina Blasi, Pd. Nel dibattito è intervenuto anche il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini, che ha portato la sua esperienza personale: «Era necessaria una presa d’atto del Consiglio su questo tema. Credo molto in queste sensibilità che vanno a tutela di chi viene discriminato per la propria forma fisica. Le parole e gli sguardi sono proiettili pesanti, capaci di creare ferite a cui spesso è difficile rispondere con un sorriso, come sono riuscito a fare quando colpito da questi attacchi».
A intervenire anche l’assessore alla Crescita e Gentilezza Giuliana Ceccarelli: «Riflettere sull’immagine corporea dei giovani è già oggetto del lavoro didattico. Quello del Body shaming è un problema culturale su cui si deve applicare sia la scuola, sia la famiglia che deve essere attenta alle fragilità che i figli vivono nel loro contesto quotidiano». «Il mondo della scuola – continua Ceccarelli – conosce l’aumento recente di queste fragilità, derivato soprattutto dall’uso dei social. Occorre intervenire per colmare le difficoltà che i ragazzi hanno nel concepirsi come entità di valore, specialmente nel gruppo classe. Gli istituti di Pesaro, da anni, hanno attivato un percorso sull’educazione ai sentimenti; c’è tanta sensibilità e ci sono bei “gruppi classe” guidati da professori che si sono aggiornati e formati. Il valore aggiunto da dare è creare ambienti di confronto e crescita in cui i ragazzi possano riconoscersi per quello che sono. È un lavoro complesso, ed è un compito che deve svolgere l’intera società».
Per Andrea Marchionni (Lega), è un «problema reale da affrontare con professionalità». Votata all’unanimità l’adesione al “Secondo Manifesto sui Diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell’unione Europea” mozione, presentata dai consiglieri Mattioli e Nobili.