PESARO URBINO – Pronto il progetto per riaprire la strada del Furlo, ma servono tempi rapidi.
La strada della Gola del Furlo è chiusa al traffico dallo scorso febbraio in via cautelativa, dopo la caduta di pietrisco sulla strada e per il pericolo di caduta di altri massi anche di grandi dimensioni.
Il consigliere Regionale Andrea Biancani preme per l’avvio dei lavori: «Si tratta di uno snodo importante e di un’alternativa fondamentale nel caso in cui, per diverse ragioni, venissero chiuse le due gallerie della superstrada, per evitare di isolare un parte del territorio provinciale.
Dal punto di vista paesaggistico e naturalistico la strada permettere di accedere e visitare uno dei siti più belli e suggestivi della nostra regione, conosciuto a livello nazionale. Le difficoltà di raggiungere tale sito, per via della chiusura, hanno quindi un notevole impatto sul turismo e sull’economia locale, in particole sulle quelle attività che lavorano con chi visita la gola.
Un’indagine approfondita, voluta da Regione, Provincia e Comune di Fermignano, ha individuato la necessità di consolidamento di uno sperone roccioso altamente instabile, il monitoraggio di un secondo sperone a rischio, e la pulizia e messa in sicurezza di un’area di circa 530 metri quadrati. Le zone attualmente a rischio e bisognose di interventi urgenti non si trovano su proprietà pubbliche ma in aree di proprietà di Enel Green Power».
La Provincia di Pesaro Urbino aveva preso l’impegno ad elaborare il progetto dei lavori che ha ultimato pochi giorni fa. Per oggi 28 ottobre, in accordo con il Comune di Fermignano, è stato convocato un incontro tra tutti i soggetti interessati.
«Sarà l’occasione per definire le modalità per procedere e chi dovrà stanziare le risorse. Mi auguro che Enel, in quanto proprietario delle aree interessate, si faccia carico degli interventi di messa in sicurezza ma, a mio avviso, anche la Regione deve farsi trovare pronta ad intervenire, se necessario, anche economicamente, a fianco dei Comuni, per garantire la riapertura di una strada di importanza strategica per la collettività. La riapertura è una questione di interesse pubblico, per il bene di un territorio che non può permettersi un’altra stagione turistica, a partire dalla prossima primavera, con la strada ancora chiusa. Per questo tutti i soggetti coinvolti devono collaborare e attivarsi il prima possibile. I tempi sono molto importanti, perché si tratta di procedure complesse e se non si parte velocemente il rischio è di non ultimare i lavori in tempo per la prossima primavera».